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Attacco missilistico a Kiev: l’impiegato dell’ambasciata italiana e la solidarietà del ministro Tajani

Durante gli attacchi russi a Kiev, l'abitazione dell'impiegato dell'ambasciata italiana viene distrutta ma lui e la sua famiglia sono al sicuro. Solidarietà e coraggio in un momento critico.

Attacco missilistico a Kiev: l’impiegato dell’ambasciata italiana e la solidarietà del ministro Tajani

La scorsa notte, durante gli attacchi missilistici russi a Kiev, è stata distrutta l’abitazione di un impiegato locale dell’ambasciata d’Italia, fortunatamente vuota al momento dell’attacco. L’impiegato, cittadino ucraino con cittadinanza italiana, insieme alla sua famiglia, è stato dichiarato sano e salvo dalle fonti della Farnesina.

Per garantire la loro sicurezza, verranno temporaneamente alloggiati in un hotel prima di trasferirsi in una foresteria dell’ambasciata e successivamente trovare una sistemazione più stabile. Il ministro Tajani ha inviato un messaggio di solidarietà all’impiegato della sede diplomatica, esprimendo gratitudine per il coraggio e l’impegno dimostrati nonostante il contesto bellico in Ucraina.

Nell’ambasciata d’Italia a Kiev, nonostante lo stato di guerra, sono tornati in servizio sia l’ambasciatore Zazo che parte del personale diplomatico e della sicurezza. La Russia ha lanciato missili da crociera e balistici contro obiettivi strategici, principalmente la Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur).

Secondo fonti dell’intelligence militare di Kiev riportate dall’Ukrainska Pravda, la maggior parte dei missili diretti a Kiev erano mirati alla Direzione principale dell’intelligence e sono stati tutti intercettati con successo. L’Ucraina continua a essere teatro di eventi bellici, ma il lavoro coraggioso e determinato svolto dagli impiegati dell’ambasciata italiana a Kiev non passa inosservato.