Claudio Amendola: tra musica, imbarazzi e successi
Claudio Amendola rivela imbarazzanti episodi sul set e successi inaspettati, tra musica e cinema.
Dopo un’intensa riflessione sull’amore, sulle sue espressioni e sulle melodie che lo celebrano con Biagio Antonacci, il secondo ospite della terza puntata è Claudio Amendola.
L’attore romano fa il suo ingresso sulle note di “Should I Stay or Should I Go” dei Clash, rivivendo i suoi giorni da rockettaro, un sogno che non si è mai realizzato. Amendola racconta: “Ho scoperto di non essere molto portato per la musica e ho dovuto cambiare rotta diventando attore”.
La conversazione con Michelle Hunziker si concentra sulle peculiarità della professione di attore, che spesso riserva momenti imbarazzanti. Anche per Claudio Amendola, all’inizio della carriera, non sono mancate situazioni imbarazzanti.
L’attore ricorda un imbarazzante black out sul set del film “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola, con protagonista Massimo Troisi, in cui doveva recitare in un dialetto misto tra il bergamasco e l’umbro. La scena era in presa diretta, provata per tutto il giorno precedente, ma al momento di girare, dopo uno sparo, Amendola entra in scena senza ricordare nulla.
Ma il momento più imbarazzante viene ricordato da Hunziker, quando parla delle “chapette” che entrambi hanno indossato all’inizio della loro carriera. Amendola scherza: “Io con la Roberta, lui con le sue chapette su cui erano disegnati due visi di un uomo e una donna che si baciavano quando si stringevano! Uno dei miei migliori primi piani!”.
Amendola rivela che il film in questione era diretto da Sergio Citti, un regista vicino a Pasolini, e che accettò il ruolo senza nemmeno leggere il copione per arricchire il suo curriculum. Il film vinse il Fiasco d’oro, un premio che Amendola considera una delle sue maggiori conquiste.
Successivamente, insieme a Scintilla, Amendola si presta a insegnare a Hunziker il dialetto romano.
