Diritto di voto per studenti fuorisede: novità alle elezioni europee
Il decreto legge Elezioni permette agli studenti fuorisede di votare nel comune di temporaneo domicilio. Si prevede l'estensione a lavoratori e curanti fuori Regione. Polemiche sull'emendamento e le limitazioni.
Un importante provvedimento atteso da anni diventerà finalmente realtà nelle prossime elezioni europee di giugno: con l’approvazione definitiva alla Camera del decreto legge Elezioni, anche gli studenti fuorisede potranno esercitare il diritto di voto. Questa novità è frutto di un emendamento inserito nel decreto che regola la prossima tornata elettorale, consentendo a chi studia in un comune diverso da quello di residenza di votare nel comune di temporaneo domicilio.
Questa legge mira a evitare lunghi viaggi per raggiungere il proprio comune di residenza e a ridurre l’astensione elettorale. Si tratta solo del primo passo verso una riforma complessiva dei sistemi di votazione, come dichiara Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali alla Camera. L’obiettivo è introdurre modalità di voto da remoto mediante prenotazione online e digitalizzare i sistemi elettorali, con la realizzazione di una piattaforma per raccogliere firme per i referendum e le leggi di iniziativa popolare.
Attualmente, la possibilità di voto è limitata agli studenti che parteciperanno alle elezioni europee, ma si prevede di estendere questa opportunità anche a chi lavora o si cura fuori Regione per ogni tipo di elezione, una volta risolti i rischi legati ai cyber-attacchi.
Non tutti però accolgono positivamente il provvedimento. Mara Carfagna (Azione) critica il fatto che il voto ai fuorisede sia stato introdotto tramite un emendamento delle opposizioni. Carfagna sottolinea che il governo non ha affrontato adeguatamente la questione dei fuorisede nel testo originario del decreto, limitando l’esercizio del diritto di voto solo a una parte di loro.
La nuova norma prevede due situazioni diverse per lo studente fuorisede: se si trova in un comune diverso ma nella stessa circoscrizione elettorale, voterà nella città di temporaneo domicilio. Se invece si trova in un’altra circoscrizione elettorale, voterà in una speciale sezione elettorale del capoluogo di regione.
I fuorisede che desiderano votare devono presentare una domanda al comune in cui sono iscritti nelle liste elettorali, almeno trentacinque giorni prima della consultazione. La domanda è revocabile entro il venticinquesimo giorno antecedente la data delle elezioni.