Economia

Produzione Industriale in Italia: Numeri Negativi e Settori in Crescita

La produzione industriale in Italia registra numeri negativi a gennaio 2024, con cali significativi in diversi settori. Solo l'energia mostra un lieve aumento. L'Istat evidenzia flessioni congiunturali e tendenziali, con alcune eccezioni.

Produzione Industriale in Italia: Numeri Negativi e Settori in Crescita

Numeri negativi caratterizzano la produzione industriale in Italia, con una frenata oltre le attese secondo i dati Istat. A gennaio 2024, l’indice destagionalizzato registra un calo dell’1,2% rispetto a dicembre e del 3,4% rispetto all’anno precedente. Nel trimestre novembre-gennaio, si evidenzia un calo dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti, superando le previsioni che indicavano un -0,6% mensile.

Analizzando i vari settori, si nota che l’energia è l’unico settore a registrare un aumento congiunturale dell’indice destagionalizzato mensile, con un +2,5%. Al contrario, si registrano flessioni nei beni di consumo (-2,0%) e nei beni strumentali (-3,6%), mentre i beni intermedi rimangono stabili. A gennaio 2024, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo diminuisce del 3,4% in termini tendenziali, con un lieve incremento solo per l’energia (+0,4%).

Tra i settori in crescita tendenziale si segnalano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,0%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,1%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+0,6%). Le maggiori flessioni si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-15,2%), nell’attività estrattiva (-9,9%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-8,0%).

L’Istat commenta che a gennaio si osserva una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale, riportandosi ai livelli di novembre 2023, con cali diffusi in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’energia. Su base trimestrale, si registra una caduta in 13 settori su 16, con una marcata flessione nei beni di consumo e strumentali, e una leggera crescita nell’energia.