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Voto obbligatorio a 16 anni in Belgio: norme e sanzioni

In Belgio, la Corte costituzionale impone il voto obbligatorio a 16 anni per le elezioni europee, con sanzioni per chi non partecipa. Il sistema ha aumentato l'affluenza alle urne.

Voto obbligatorio a 16 anni in Belgio: norme e sanzioni

In Belgio, la Corte costituzionale ha stabilito che sarà obbligatorio votare per le elezioni europee a partire dai 16 anni, allargando l’obbligo di voto anche ai minorenni, già previsto per chi ha più di 18 anni. Secondo le norme vigenti nel Paese, tutti coloro che hanno il diritto di voto devono iscriversi alle liste elettorali e partecipare alla consultazione europea.

Chi non può recarsi fisicamente alle urne ha due opzioni: delegare il voto a un’altra persona o presentare una giustificazione al giudice di pace, che valuterà se accettarla o meno. In caso di prima assenza ingiustificata, le autorità possono inviare un semplice rimprovero scritto o imporre un’ammenda fino a 80 euro. Se si verifica una recidiva, la multa può arrivare fino a 200 euro.

Se un elettore manca ingiustificatamente almeno quattro volte nell’arco di quindici anni, viene cancellato dalle liste elettorali per 10 anni e durante tale periodo non può essere assunto nel settore pubblico, o, se già assunto, non può ricevere una eventuale promozione.

Finora, il sistema riguardava solo i maggiorenni e ha avuto successo: il Belgio è il Paese dell’UE con la più alta affluenza alle urne per le elezioni europee, con un tasso dell’88,47% nel 2019, mentre in Italia si è fermati poco sopra il 54%.

La legge elettorale approvata alla fine del 2023 aveva esteso il diritto di voto anche ai 16enni e 17enni, escludendoli però dall’obbligo di votare. I giudici costituzionali hanno ritenuto che questa esenzione rappresentasse una discriminazione nei confronti degli altri cittadini.