Mondo

Attacco aereo in Ucraina: black-out e danni alle infrastrutture energetiche

Attacco aereo russo in Ucraina provoca black-out su vasta scala, danni a infrastrutture energetiche cruciali. Rischi per la sicurezza nucleare. Supporto internazionale in emergenza.

Attacco aereo in Ucraina: black-out e danni alle infrastrutture energetiche

Venerdì scorso la Russia ha condotto un massiccio attacco aereo contro le infrastrutture energetiche ucraine, causando un black-out che ha colpito più di un milione di persone in diverse regioni del paese. Il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, ha definito l’attacco come il più grave degli ultimi tempi, sottolineando che l’obiettivo potrebbe essere quello di portare i sistemi energetici del paese al collasso su larga scala.

Gli attacchi hanno preso di mira centrali elettriche, linee di trasmissione e anche edifici residenziali. In particolare, la più grande diga e centrale idroelettrica dell’Ucraina, la DniproGES, situata sul fiume Dnipro nella regione di Zaporizhzhia, è stata danneggiata. Un incendio si è sviluppato nella centrale, ma fortunatamente i vigili del fuoco sono riusciti a intervenire tempestivamente per limitare i danni. Secondo l’azienda che gestisce le dighe ucraine, non ci sarebbero rischi di cedimento strutturale.

Altri danni sono stati riportati dalla linea elettrica principale che collega la diga alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente occupata dalla Russia. Questa centrale necessita di un flusso costante di energia per mantenere il materiale nucleare refrigerato, e un’interruzione prolungata potrebbe comportare seri rischi di incidenti nucleari. Tuttavia, nonostante l’attacco, la fornitura di energia è stata garantita grazie alle linee secondarie e, nella mattinata di venerdì, è stata ripristinata anche la linea principale.

Un filobus distrutto nell incendio della diga e centrale idroelettrica DniproGES
dal canale Telegram di Petro Andryuschenko, consigliere del capo dell amministrazione di Mariupol, via AP

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha riportato che diverse regioni del paese sono state colpite dal black-out, con migliaia di persone senza elettricità. L’Ucraina ha ricevuto supporto da paesi vicini come Romania, Slovacchia e Polonia, che stanno fornendo energia dalle proprie reti elettriche per aiutare a risolvere l’emergenza.

Il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko, ha confermato che gli attacchi hanno causato la morte di due persone e il ferimento di altre 14. Il governatore della regione di Zaporizhzhia ha segnalato una terza vittima. Al momento non è chiaro se le vittime siano state causate dagli attacchi alle infrastrutture energetiche o ad altri obiettivi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato che gli attacchi hanno colpito anche edifici residenziali e un tram.

Secondo il ministero della Difesa ucraino, la Russia ha utilizzato 63 droni di fabbricazione iraniana Shahed e 88 missili, con la contraerea ucraina che è riuscita ad abbatterne solo una parte. Questo potrebbe essere dovuto alla tipologia di missili impiegati, come i missili da crociera e ipersonici, che sono più difficili da intercettare.

Questi attacchi si inseriscono in un contesto di tensione tra Russia e Ucraina, con la Russia che ha rivendicato gli attacchi come una ritorsione per azioni precedenti dell’Ucraina. I danni alle infrastrutture energetiche hanno anche conseguenze economiche, considerando che l’Ucraina è un esportatore di energia elettrica. Prima della pandemia, il paese produceva circa il doppio dell’energia elettrica consumata internamente, vendendo la maggior parte dell’energia prodotta all’Unione europea e contribuendo così all’economia nazionale.

Links: