Strage al Crocus City Hall di Mosca: 133 morti per 5mila euro
Attentato al Crocus City Hall di Mosca: 133 morti per 5mila euro. Indagini e arresti rivelano dettagli agghiaccianti. L'Isis rivendica l'attacco.
Un’atroce tragedia si è consumata al Crocus City Hall di Mosca, dove uno degli attentatori ha ricevuto la misera cifra di 5mila euro per compiere una strage che ha causato la morte di 133 persone. Le autorità russe hanno avviato immediatamente un’indagine approfondita che ha portato all’arresto di undici individui, tra cui quattro presunti terroristi provenienti tutti dal Tagikistan, secondo quanto riportato dagli investigatori russi.
Le prime notizie ufficiali diffuse dalle agenzie di stampa statali della Federazione il 23 marzo hanno svelato dettagli agghiaccianti sull’interrogatorio brutale condotto nei confronti degli arrestati. In un video rilanciato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, si può vedere un agente che tiene per i capelli un uomo sottomesso mentre lo interroga. L’uomo, proveniente dalla Turchia e con documenti scaduti, ha ammesso di essere coinvolto nell’attacco per motivi economici, confessando di aver sparato alle persone presenti nella sala concerti per denaro.
Secondo quanto dichiarato dall’arrestato, che ha 26 anni, è stato reclutato da un aiutante che gli ha offerto 500 mila rubli, di cui 250.000 già pagati in anticipo. Non ha menzionato eventuali contatti ucraini per la fuga dopo l’assalto. L’Isis ha rivendicato l’attentato, affermando che quattro dei suoi combattenti hanno portato a termine l’attacco e pubblicando le foto degli stessi. L’agenzia di stampa Amaq del gruppo militante ha dichiarato che l’attacco fa parte di una guerra tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam.