Scandalo politico: Santanchè sotto accusa
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è al centro di un'indagine per truffa all'Inps, scatenando polemiche e divisioni tra i partiti. Le dimissioni sono richieste, ma la difesa si basa sulla presunzione di innocenza.
In sede politica, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha annunciato che, in seguito alla decisione del Gup, valuterà attentamente la situazione che riguarda le accuse di truffa all’Inps a lei rivolte. Santanchè ha sottolineato che la vicenda è precedente alla sua nomina a ministro e si è mostrata fiduciosa nel giudizio della magistratura, nonostante le pressioni politiche contrarie.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha esaminato personalmente i documenti relativi alle indagini su Santanchè, evidenziando una situazione delicata all’interno del partito Fratelli d’Italia. Santanchè ha dichiarato di essere sorpresa dalle contestazioni e ha espresso fiducia nella giustizia, annunciando che i suoi avvocati richiederanno copia degli atti per preparare una difesa.
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, ha adottato una posizione neutrale riguardo alle richieste di dimissioni della collega Santanchè, sottolineando la necessità di valutare attentamente la situazione prima di esprimere un giudizio definitivo.
Le opposizioni hanno insistito sulle dimissioni della ministra, mentre Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle ha criticato duramente Santanchè per presunte menzogne al Parlamento e ha esortato Meloni a prendere provvedimenti. La situazione potrebbe influenzare le prossime elezioni europee, diventando un argomento di propaganda per l’opposizione.
La vicenda giudiziaria di Santanchè ha suscitato polemiche anche riguardo alla gestione del comune di Bari, con Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verde Sinistra che ha criticato il governo per concentrarsi su questioni minori anziché affrontare i problemi dei ministri coinvolti in reati gravi.
Matteo Renzi di Italia Viva ha difeso Santanchè sottolineando la necessità di garantire la presunzione di innocenza e ha sollevato il caso di un altro politico già rinviato a giudizio senza richieste di dimissioni. Renzi ha ribadito la posizione garantista del suo partito e ha criticato l’atteggiamento selettivo di alcuni partiti politici.