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Attentato a Mosca: Putin accusa Isis-K e solleva dubbi sull’Ucraina

Putin accusa Isis-K per l'attentato a Mosca, solleva dubbi su coinvolgimento Ucraina. Arresti di sospetti legati all'attacco.

Attentato a Mosca: Putin accusa Isis-K e solleva dubbi sull’Ucraina

Vladimir Putin ha accusato gli islamisti radicali dell’Isis-K per l’attentato alla Crocus City Hall di Mosca, che ha causato la morte di oltre 130 persone. Il presidente russo ha sottolineato che l’ideologia di questi estremisti è combattuta da secoli nel mondo islamico. Tuttavia, Putin ha anche sollevato dubbi sul presunto coinvolgimento dell’Ucraina nell’attacco, chiedendosi perché i terroristi cercassero di fuggire in quel Paese.

Secondo Putin, l’obiettivo degli attentatori era seminare panico e discordia nella società russa, ma hanno trovato invece unità e determinazione nel popolo. Il presidente russo continua a insistere sul presunto legame con Kiev, sostenendo che l’attentato potrebbe essere parte di una serie di azioni ordinate dal regime neonazista ucraino, con il sostegno degli Stati Uniti.

Nonostante le affermazioni di Putin, non ci sono prove che collegano l’Ucraina all’attentato di Mosca, come confermato anche dal portavoce per la politica estera dell’UE, Peter Stano. Tuttavia, a Mosca si discute della possibilità di reintrodurre la pena di morte per i responsabili dell’attacco, anche se ci sono dubbi sulla retroattività di tale misura.

Nel frattempo, la Corte moscovita ha deciso di arrestare per almeno due mesi tre nuovi sospetti, di origine tagika, legati all’attentato alla Crocus City Hall. Tra di essi ci sono Isroil Islomov e i suoi due figli, accusati di aver fornito supporto logistico agli attentatori. Altri tre sospettati, che si sono dichiarati colpevoli, sono stati identificati come Muhammadsobir Fayzov, Dalerdzhon Mirzoyev e Saidakrami Murodali Rachabalizoda.

Staff
  • PublishedMarch 26, 2024