Economia

Il lato oscuro del cioccolato: prezzi alle stelle e impatto ambientale

Aumento dei prezzi del cioccolato a causa della crisi del cacao, impatto ambientale e disparità di guadagni tra produttori e aziende.

Il lato oscuro del cioccolato: prezzi alle stelle e impatto ambientale

Spedire online due uova di Pasqua a Madrid per i nipoti è stata un’esperienza sorprendente per i prezzi elevati riscontrati. Le uova della Lindt, le più convenienti, costavano circa 16 euro per 320 grammi, ma per altri tipi di uova di cioccolato i prezzi schizzavano fino a 30/50 euro. Che fossero al latte o fondenti, con pistacchi o senza, le uova di cioccolato sono diventate un lusso, senza però arrivare ai livelli delle gioiellerie a base di cacao di Bruxelles. In tutta Europa, i consumatori stanno pagando fino al 50% in più rispetto all’anno precedente anche per praline e barrette.

L’impatto del clima sul cacao ha avuto conseguenze drammatiche sui prezzi. Il costo delle fave di cacao ha subito un’impennata storica, con un aumento del 40% dal primo gennaio 2024, più del doppio rispetto all’inizio del 2023. Tre quarti del cacao mondiale provengono da pochi Paesi, con Costa d’Avorio e Ghana che producono tra il 60% e il 70% del totale. Tuttavia, a causa di eventi meteorologici estremi legati a El Niño, la produzione è drasticamente diminuita, con malattie e parassiti che hanno devastato i raccolti.

I produttori di cacao, nonostante la crescente domanda, guadagnano molto poco. In Costa d’Avorio, ad esempio, ricevono solo 1.000 franchi Cfa (circa 1,50 euro) per chilogrammo di semi venduti. Le condizioni di lavoro dei piccoli agricoltori sono estremamente precarie, senza mezzi per proteggere le piante o trasportare il cacao in modo efficiente. Di conseguenza, l’offerta globale di cacao si è ridotta del 10%, facendo schizzare i prezzi dei futures da 4.000 a 9.000 euro per tonnellata.

Le grandi aziende del cioccolato, come Lindt & Sprüngli, Mondelez, Ferrero, Mars, Hershey e Nestlè, nonostante la pressione dei Paesi produttori per guadagni più equi, hanno aumentato i prezzi del cioccolato del 10% in media. I margini di profitto delle aziende non sono diminuiti, con un aumento significativo dei profitti netti. Tuttavia, i consumatori potrebbero dover fronteggiare ulteriori aumenti dei prezzi, poiché i produttori di cioccolato fissano i costi delle materie prime con largo anticipo.

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Un grafico mostra il vertiginoso aumento dei prezzi del cacao

Un ruolo importante nell’aumento dei prezzi del cioccolato è giocato anche dai supermercati, che sfruttano il cioccolato come prodotto da scontare per attirare clienti, ma anche come fonte di maggiori margini di profitto nei momenti di picco. Secondo il gruppo Voice, i grandi marchi e i rivenditori si accaparrano il 90% dei margini totali generati dai coltivatori di cacao, lasciando solo una piccola parte a chi lavora duramente per fornirci momenti di piacere con il cioccolato.

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Un coltivatore di cacao in Colombia. Foto di Elias Shariff Falla Mardini da Pixabay
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Ovetti di Pasqua. Foto Congerdesign via Pixabay

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