Indagine corruzione Anas: richiesta patteggiamento Verdini
Tommaso Verdini chiede patteggiamento per 2 anni e 10 mesi in indagine sulle commesse Anas. Accuse di favoritismo e corruzione nell'ottenimento di appalti. Procura di Roma valuta la richiesta.
Tommaso Verdini, figlio dell’ex parlamentare Denis e fratello della compagna dell’attuale ministro e vicepremier Matteo Salvini, ha presentato una richiesta di patteggiamento per una pena di 2 anni e 10 mesi nell’ambito dell’indagine sulle commesse in Anas, dove è accusato di corruzione e turbativa d’asta. La procura di Roma deve ancora decidere se accettare la richiesta di Verdini, attualmente agli arresti domiciliari dallo scorso dicembre.
Recentemente, i pubblici ministeri, guidati da Paolo Ielo, hanno richiesto e ottenuto il giudizio immediato per Verdini e altri indagati, tra cui Fabio Pileri, socio di Verdini nella società di consulenza Inver, attiva nel lobbying.
La Inver, formalmente specializzata in consulenza aziendale, è al centro delle accuse. Secondo l’accusa, Tommaso Verdini avrebbe favorito alcune aziende nell’ottenere appalti con l’Anas, fornendo loro informazioni riservate ottenute attraverso la società. Si sostiene che Verdini ricevesse dettagli sui bandi direttamente dai dirigenti dell’Anas, anch’essi coinvolti nell’indagine, in cambio di tangenti. Queste informazioni venivano poi trasmesse alle aziende interessate a partecipare alle gare d’appalto.
L’indagine su Verdini è iniziata a maggio 2023 e ha visto la guardia di finanza effettuare numerose perquisizioni a luglio, tra cui quelle nella residenza di Tommaso Verdini, negli uffici di Inver e presso l’ex CEO della società, oltre che nei confronti di cinque manager dell’Anas, indagati per traffico di influenze illecite e corruzione. Uno dei bandi sotto accusa riguarda un appalto da 180 milioni di euro, bandito nel 2022, relativo a un accordo quadriennale per lavori di realizzazione e risanamento strutturale impiantistico delle gallerie.