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La delicata situazione della ministra del Turismo Daniela Santanchè

La ministra del Turismo Daniela Santanchè potrebbe non dimettersi nonostante l'indagine per truffa aggravata. Cambio di atteggiamento sorprendente e possibili implicazioni politiche.

La delicata situazione della ministra del Turismo Daniela Santanchè

Daniela Santanchè, la ministra del Turismo attualmente indagata per truffa aggravata nei confronti dell’Inps a causa di presunte irregolarità nella gestione dei fondi destinati alla cassa integrazione durante la pandemia da Covid-19, si trova in una situazione delicata che potrebbe portarla a essere rinviata a giudizio. Inizialmente, la ministra aveva accennato alla possibilità di valutare un passo indietro per rispetto nei confronti del governo e del suo partito dopo la decisione del Gup.

Il collega e compagno di partito, Francesco Lollobrigida, ha confermato che se la ministra dovesse essere rinviata a giudizio, sarebbe pronta a trarne le conseguenze. Tuttavia, nonostante sembrasse inevitabile che Santanchè avrebbe rassegnato le dimissioni con l’arrivo della richiesta del giudice, nelle ultime ore si è verificato un inaspettato cambio di atteggiamento da parte dell’imprenditrice impegnata in politica.

La ministra ha dichiarato che un eventuale rinvio a giudizio non equivale a una condanna definitiva e che ha discusso della situazione con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la quale sarebbe apparsa serena. Questo improvviso mutamento di prospettiva ha lasciato tutti sorpresi, poiché Santanchè, in passato, ha richiesto dimissioni per motivi meno gravi a vari ministri.

La ministra del Turismo, nota per la sua campagna di comunicazione controversa intitolata “Open to meraviglia”, potrebbe decidere di rimanere al suo posto nonostante il procedimento giudiziario pendente per truffa aggravata nei confronti dello Stato. Questa situazione, come sottolineato da Carlo Canepa, responsabile editoriale di Pagella Politica, potrebbe mettere in discussione la coerenza delle azioni di Santanchè, considerando le sue precedenti richieste di dimissioni per questioni meno rilevanti.

Analizzando il profilo pubblico di Daniela Santanchè, emerge che in passato ha chiesto le dimissioni di diversi ministri e figure istituzionali per varie ragioni, spesso legate a opinioni personali o scelte politiche. Tra i casi citati, vi è la richiesta di dimissioni per l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. A quest’ultimo, in particolare, Santanchè aveva contestato la chiusura delle piste da sci durante la pandemia da Covid-19, periodo in cui si sospettava che gestisse in modo non corretto i fondi destinati alla “Cassa Covid” per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

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Il post di Carlo Canepa su X

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