Legge della Florida sui social network per minori: cosa cambia
La Florida promulga legge per vietare ai minori di 14 anni l'accesso ai social network e richiedere il consenso genitoriale per i ragazzi sotto i 16. Scopo: contrastare gli effetti negativi sull'adolescenza. Alcuni stati USA adottano normative simili.
Lunedì, il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha promulgato una legge volta a regolare l’accesso dei giovani ai social network. La normativa stabilisce che i minori di 14 anni non possono creare o mantenere profili sui social media, con l’obbligo per le piattaforme di cancellare quelli già esistenti. Per i ragazzi sotto i 16 anni, invece, è richiesto il consenso dei genitori per aprire o mantenere un account.
L’iniziativa, già approvata sia dalla Camera che dal Senato della Florida, entrerà in vigore il primo gennaio del 2025. Il suo obiettivo principale è proteggere gli adolescenti dagli effetti negativi che l’uso eccessivo dei social network potrebbe avere sulla loro salute mentale. Diversi esperti ritengono che le piattaforme siano progettate per generare dipendenza, e alcuni studi scientifici hanno evidenziato una correlazione tra l’utilizzo dei social network tra i giovani e un aumento dei rischi di depressione.
Nonostante le argomentazioni dei critici, le società che gestiscono i social network hanno sempre respinto l’accusa di favorire la dipendenza, sostenendo che le loro funzionalità non sono progettate con tale intento. Alcuni ritengono che leggi come quella firmata in Florida possano violare la privacy dei cittadini.
Alcuni stati degli Stati Uniti hanno già adottato normative simili, ma nessuno ha vietato completamente l’accesso ai social network ai minori di 14 anni come la Florida. Altri stati, invece, si sono concentrati sulla verifica dell’età degli utenti e sulla limitazione di determinati contenuti, come nel caso dell’Arkansas, dove però una legge simile è stata bloccata da un giudice federale lo scorso agosto.
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