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Ragazzo omosessuale cacciato di casa: solidarietà e speranza

Un ragazzo di 18 anni, cacciato di casa per la sua omosessualità, trova ospitalità e supporto da un professore per completare gli studi superiori.

Ragazzo omosessuale cacciato di casa: solidarietà e speranza

Un ragazzo di 18 anni della provincia di Pisa ha dovuto lasciare la casa dei genitori dopo aver rivelato loro la sua omosessualità e aver ricevuto una risposta negativa. Il giovane è stato costretto ad andarsene circa un mese fa, quando i genitori e la sorella non hanno accettato il suo orientamento sessuale.

Dopo aver confessato la verità alla sua famiglia, il rapporto con i genitori e la sorella si è deteriorato fino a quando è stato chiesto al ragazzo di andarsene. Senza soldi e da solo, il giovane ha chiesto aiuto a conoscenti e al centro locale specializzato contro le discriminazioni, Voice di Pontedera, per trovare una sistemazione temporanea.

Fortunatamente, uno dei professori della scuola frequentata dal ragazzo ha offerto al giovane ospitalità nella sua abitazione, permettendogli di rimanere lì fino alla fine degli studi superiori. Questo gesto di solidarietà ha dato al ragazzo la possibilità di completare la scuola, offrendogli una stanza dove poter vivere in tranquillità.

Nel frattempo, è stato attivato un sostegno psicologico per il giovane e i servizi sociali sono stati informati della situazione. Nonostante i tentativi dei servizi sociali di mediare con la famiglia del ragazzo per ristabilire i rapporti, le condizioni non sono state raggiunte.

Attualmente, il ragazzo è ospitato dal professore e può concentrarsi sugli studi per conseguire la maturità. La solidarietà e il supporto ricevuti hanno permesso al giovane di affrontare la situazione con maggiore serenità e determinazione.