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Togo: Nuova Costituzione e Cambiamenti Politici

Il parlamento del Togo approva una nuova Costituzione che cambia il sistema di governo e i limiti di mandato presidenziale.

Togo: Nuova Costituzione e Cambiamenti Politici

Lunedì, il parlamento del Togo, paese dell’Africa occidentale con una popolazione di circa 8,6 milioni di abitanti e confinante con il Ghana, il Benin e il Burkina Faso, ha votato l’approvazione di una nuova Costituzione. Questa nuova Costituzione prevede un passaggio da un sistema di governo presidenziale a uno parlamentare, introducendo importanti cambiamenti nel modo in cui il presidente della Repubblica sarà eletto e nel limite di mandato.

Secondo il nuovo testo costituzionale, il presidente verrà eletto “senza dibattito” dal parlamento anziché direttamente dagli elettori, e potrà rimanere in carica per un solo mandato di sei anni. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla precedente durata del mandato presidenziale di cinque anni e alla possibilità di candidarsi per un secondo mandato.

La proposta della nuova Costituzione è stata avanzata da un gruppo di parlamentari, in gran parte provenienti dall’Unione per la Repubblica (UNIR), il partito al governo. La votazione in parlamento ha visto 89 voti favorevoli, un voto contrario e un’astensione, portando all’approvazione del testo.

Il Togo ha una storia politica complessa, essendo stato prima una colonia della Germania e successivamente della Francia, da cui ha ottenuto l’indipendenza nel 1960. Per lungo tempo è stato governato con mano ferma dal sergente Étienne Eyadéma, che ha mantenuto il potere dal colpo di stato del 1967 fino alla sua morte nel 2005. Attualmente, il presidente in carica è suo figlio, Faure Gnassingbé.

La modifica costituzionale più recente risale al 1992, mentre nel 2019 il parlamento ha apportato modifiche per limitare i mandati presidenziali a un massimo di due, consentendo comunque a Gnassingbé di candidarsi per altri due mandati. La nuova Costituzione introduce anche la figura del presidente del Consiglio dei ministri, che avrà piena autorità e potere nell’amministrazione del governo.

Le elezioni legislative e regionali del 20 aprile si avvicinano, con circa 4,2 milioni di aventi diritto al voto. L’opposizione, che ha una rappresentanza limitata in parlamento, aveva boicottato le elezioni legislative del 2018 e ha recentemente denunciato irregolarità nei processi elettorali. Nonostante ciò, ha annunciato la sua partecipazione alle elezioni di aprile.

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Staff
  • PublishedMarch 27, 2024