Tragedia nel recupero di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza
Dodici morti nel tentativo di recuperare aiuti umanitari paracadutati a Gaza. Lanci inefficaci e pericolosi richiedono revisione delle pratiche.
Dodici persone hanno perso la vita tragicamente mentre tentavano di recuperare aiuti umanitari paracadutati da un aereo nella Striscia di Gaza. Le autorità sanitarie palestinesi nella regione hanno confermato l’accaduto, con riferimenti da fonti come il Times of Israel e l’agenzia di stampa Reuters.
Un video, acquisito da Reuters, mostra scene sconvolgenti di gruppi di individui gettarsi in acqua per recuperare i pacchi a Beit Lahia, nel settore settentrionale della Striscia. Nel video, che non è stato reso pubblico, si intravede anche il corpo di un giovane senza vita, mentre un altro uomo tenta disperatamente di praticargli il massaggio cardiaco.
Questo non è il primo incidente legato al lancio di aiuti umanitari con il paracadute nella Striscia di Gaza. Tale metodo, ritenuto costoso e inefficiente da diverse organizzazioni umanitarie, sembra sottrarre risorse ad altre forme di assistenza più efficaci.
Già l’8 marzo, il ministero della Salute della Striscia aveva segnalato un’altra tragedia, quando un carico di aiuti paracadutato nella parte settentrionale del territorio aveva colpito diverse persone palestinesi, causando la morte di cinque di loro. Questo a causa del malfunzionamento di almeno uno dei paracadute che trasportavano i pacchi.
È evidente che la situazione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza richiede un’attenta valutazione e una revisione delle pratiche adottate, al fine di evitare ulteriori tragedie e garantire un’assistenza efficace e sicura alla popolazione bisognosa.
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