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Venezuela: Elezioni Presidenziali e Lotta all’Opposizione

Corina Yoris esclusa dalle elezioni presidenziali venezuelane, tensioni politiche tra opposizione e governo di Maduro, possibili nuove candidature in vista.

Venezuela: Elezioni Presidenziali e Lotta all’Opposizione

Corina Yoris, candidata della Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), la coalizione dei principali partiti di opposizione del Venezuela, ha dichiarato di essere stata esclusa dalle prossime elezioni presidenziali nel paese. Il PUD ha denunciato che non è stato possibile registrarla sulla piattaforma governativa per presentare la sua candidatura, l’unica che avrebbe potuto rappresentare una seria minaccia per il presidente in carica Nicolás Maduro. Con il termine per la presentazione delle candidature scaduto lunedì sera, le elezioni del prossimo 28 luglio si svolgeranno senza una reale opposizione.

Oltre a Maduro, che detiene il potere in modo autoritario da 11 anni, si sono registrati una decina di altri candidati. Tuttavia, la maggior parte di loro è considerata vicina al governo attuale o non ha il sostegno sufficiente per ambire alla vittoria. La leader del PUD, María Corina Machado, che ha 56 anni, aveva ottenuto oltre il 90% delle preferenze nelle primarie dell’opposizione dello scorso ottobre. Tuttavia, a causa di una controversa sentenza che le vieta di ricoprire incarichi pubblici per 15 anni, Machado non potrà candidarsi alle prossime elezioni presidenziali.

Per sostituirla, il PUD aveva scelto Corina Yoris, un’accademica di 80 anni relativamente sconosciuta nel panorama politico, che non aveva mai manifestato interesse per la politica. La sua scelta era stata motivata anche dal fatto che risultava immune da eventuali procedimenti legali sul suo passato, nel caso il regime di Maduro avesse tentato di bloccarne la candidatura. Tuttavia, non è stato possibile completare ufficialmente la registrazione a causa di problemi tecnici.

Le opposizioni ritengono che il fallimento della registrazione di Yoris, mentre gli altri candidati sono riusciti a farlo, rappresenti un chiaro tentativo del governo di Maduro di eliminare qualsiasi forma di opposizione. Omar Barboza, uno dei politici della coalizione, ha dichiarato che “non ci hanno permesso di partecipare”, mentre Machado ha affermato su Twitter che “se il candidato è scelto da Maduro, allora non si tratta di elezioni”.

Maduro, fortemente impopolare, è stato rieletto nel 2018 in un contestato processo elettorale caratterizzato da brogli. Come già evidente da tempo, sembra non intenzionato a permettere una reale competizione democratica nemmeno in questa occasione. La Corte Suprema del Venezuela, vicina al governo, ha sospeso il processo delle primarie dei partiti dell’opposizione del 22 ottobre, sostenendo violazioni durante le elezioni. Più recentemente, la procura generale del Venezuela ha emesso un mandato d’arresto per la responsabile della campagna elettorale di Machado e per altri otto membri del suo staff, accusandoli di partecipare a un piano per “destabilizzare” il paese.

In un’intervista rilasciata lunedì a Reuters, Yoris ha dichiarato di avere l’intenzione di “negoziare” con Maduro e di ribadire che egli deve rispettare la Costituzione. Maduro ha risposto alle opposizioni affermando che “le elezioni si terranno con o senza di voi”. Nel frattempo, una possibile proroga per consentire a Yoris di completare la registrazione è stata esclusa, ma il PUD sta valutando la possibilità di trovare un candidato al suo posto tra quelli già registrati.

Tra i politici che sono riusciti a presentare la propria candidatura all’ultimo momento ci sono Manuel Rosales, leader del partito socialdemocratico Un Tempo Nuovo e governatore dello stato di Zulia, e il moderato Enrique Márquez, vicino allo stesso partito ma candidato come indipendente. Secondo quanto riportato da El País, il PUD sta considerando se sostenere la candidatura di Márquez, poco conosciuto e non particolarmente popolare, ma che è stato un alto funzionario del Consiglio Elettorale Nazionale, considerato il più equilibrato della storia recente del Venezuela, prima di essere sostituito da uno più allineato al governo di Maduro.

In una successiva conferenza stampa, Machado ha confermato che la candidata delle opposizioni rimane Yoris e che eventuali alleanze con Márquez o Rosales verranno valutate “giorno per giorno”.

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