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Corte internazionale di giustizia emette decisione su Israele e Gaza

La Corte internazionale di giustizia ordina ad Israele di adottare misure provvisorie su Gaza, accusato di genocidio. Israele respinge le accuse difendendo la legittima difesa.

Corte internazionale di giustizia emette decisione su Israele e Gaza

Giovedì, la Corte internazionale di giustizia, il principale tribunale delle Nazioni Unite, ha emesso una decisione riguardante Israele e la guerra nella Striscia di Gaza. Questa decisione è stata presa in risposta alla causa presentata dal Sudafrica lo scorso dicembre, che accusava l’esercito israeliano di commettere atti di genocidio contro il popolo palestinese.

La Corte ha ordinato ad Israele di adottare due nuove misure provvisorie. La prima riguarda l’apertura immediata di nuovi valichi per consentire il passaggio di mezzi che trasportano carburante e aiuti umanitari verso Gaza. La seconda misura richiede ad Israele di garantire che le azioni del suo esercito non violino i diritti della popolazione palestinese sanciti dalla Convenzione sul genocidio, un trattato internazionale approvato dall’Assemblea generale dell’ONU nel 1948 e ratificato da Israele e dal Sudafrica.

Israele ha un mese di tempo per informare la Corte sulle azioni intraprese in risposta a tali richieste. È importante sottolineare che le decisioni della Corte internazionale di giustizia sono vincolanti in teoria, ma la Corte non dispone di mezzi diretti per garantirne l’attuazione.

Israele ha respinto categoricamente le accuse di genocidio, difendendo la propria campagna militare come legittima difesa. Tuttavia, la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è estremamente critica, con i giudici della Corte che hanno evidenziato un’urgente situazione di carestia tra la popolazione palestinese, definendola come una realtà in atto e non solo un rischio futuro.

Questa non è la prima volta che la Corte internazionale di giustizia si pronuncia su Israele riguardo all’invasione della Striscia di Gaza. Già a gennaio era stata emessa un’altra decisione che richiedeva ad Israele di adottare misure immediate per prevenire un genocidio a Gaza.