Il Mistero della Copertina di Pelle Umana: La Storia di Harvard
Harvard rimuove la copertina di pelle umana da un libro del 1879, avviando ricerche per restituire dignità alla paziente sconosciuta.
La copertina di quel vecchio tomo era di pelle umana, una scoperta che ha destato scalpore. La prestigiosa Università di Harvard ha recentemente annunciato di aver rimosso una particolare caratteristica da uno dei libri presenti nelle sue biblioteche da oltre 90 anni. Solo nel 2014 è emerso che la copertina del libro era fatta di pelle umana prelevata da una donna deceduta. Per quasi un secolo, il libro è stato custodito nella Houghton Library, situata nei pressi di Boston, Massachusetts, all’interno della vasta collezione di 20 milioni di volumi dell’Ivy League, fino a quando non è stata presa la decisione di intervenire.
Il volume in questione, intitolato “Des destinées de l’âme” di Arsène Houssaye, è stato pubblicato nel 1879 e successivamente rilegato in pelle umana dal medico francese Ludovic Bouland. Il libro è entrato a far parte della collezione dell’Università nel lontano 1934. La premessa del libro verte su una riflessione sull’anima e sulla vita dopo la morte, e una nota manoscritta di Bouland inserita nel volume afferma che “un libro sull’anima umana meritava di avere una copertina umana”. Il medico aveva utilizzato la pelle prelevata, senza consenso, dal corpo di una paziente deceduta in un ospedale psichiatrico francese in cui lavorava.
La rimozione della pelle umana dal libro è stata il risultato di una revisione della Houghton Library, avviata in seguito alle raccomandazioni del rapporto del comitato direttivo di Harvard sui resti umani nelle collezioni dei musei universitari, datato autunno 2022. Il libro è stato inizialmente depositato presso la Biblioteca di Harvard nel 1934 da John B. Stetson, Jr., diplomatico americano, uomo d’affari e ex studente di Harvard, e successivamente trasferito alla Biblioteca Houghton nel 1944. Nel 1954, la vedova di Stetson, Ruby F. Stetson, ha donato il libro alla Biblioteca di Houghton.
Il testo stampato del libro fu donato dall’autore, Arsène Houssaye, al suo amico, il dottor Ludovic Bouland, agli inizi degli anni Ottanta del XIX secolo. Una nota manoscritta di Bouland inserita nel volume afferma che “un libro sull’animo umano meritava di avere una copertina umana”, descrivendo anche il processo utilizzato per trattare la pelle in modo che potesse essere utilizzata a tale scopo.
La paziente sconosciuta, dalla cui pelle è stata prelevata, rimarrà per sempre un mistero. Le prove indicano che Bouland aveva ottenuto la pelle da una donna quando era ancora uno studente di medicina. Nel 2014, la biblioteca ha confermato l’origine umana della pelle utilizzando un processo scientifico noto come peptide mass fingering.
Harvard, la più antica università degli Stati Uniti, ha affrontato il caso con rispetto e sensibilità, cercando di restituire dignità alla donna da cui è stata prelevata la pelle. Attualmente, la Biblioteca sta conducendo approfondite ricerche biografiche sulla paziente anonima, sul libro e su Bouland, oltre a collaborare con le autorità francesi per determinare il modo migliore per procedere. Si prevede che questo processo richiederà mesi, se non più tempo, per essere completato, come riportato sul sito dell’università.
La pratica di rilegare libri con pelle umana, conosciuta come bibliopegia antropodermica, ha una storia che risale al Cinquecento. Si hanno resoconti di cadaveri di criminali giustiziati donati alla scienza, con le loro pelli successivamente utilizzate per rilegare libri. Simon Chaplin, ex responsabile della Wellcome Library nel 2014, ha dichiarato alla BBC che questa pratica era occasionale e finalizzata più a suscitare stupore che per motivi pratici. Sembrerebbe che fosse diffusa nell’Ottocento tra i medici che avevano accesso a corpi umani per la dissezione.