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Il mistero della frase di Cantona: gabbiani e sardine

Eric Cantona, noto calciatore dal temperamento irascibile, spiega la celebre frase senza significato. L'aggressione al tifoso, la sospensione e la vendetta contro la stampa.

Il mistero della frase di Cantona: gabbiani e sardine

Il calciatore francese Eric Cantona, noto per il suo temperamento irascibile e imprevedibile, ha reso celebre una frase enigmatica pronunciata dopo aver tirato un violentissimo calcio a un tifoso avversario durante una partita di campionato contro il Crystal Palace il 25 gennaio 1995. Cantona, all’epoca 28enne e giocatore del Manchester United, era già un simbolo della squadra inglese e aveva vinto quattro campionati in cinque anni.

La frase sui gabbiani e le sardine, discussa e citata per anni, è stata recentemente spiegata da Cantona come un’uscita casuale senza un significato preciso. Il calciatore, noto anche per le sue incursioni nel mondo della politica e del cinema, ha raccontato che la stampa cercò di interpretare la frase in modo filosofico, ma in realtà non c’era nulla dietro.

Dopo l’aggressione al tifoso e la conseguente sospensione e multa da parte del Manchester United e della Federazione inglese, Cantona si presentò davanti ai giornalisti per la prima volta il 31 marzo 1995. Con fare serio e impassibile, pronunciò la famosa frase e se ne andò, lasciando tutti increduli.

La reazione di Cantona fu interpretata come una vendetta nei confronti della stampa, che lo aveva etichettato come “il matto” e aveva criticato pesantemente il suo comportamento. Il calciatore, nonostante il suo temperamento controverso, ha ammesso di avere un solo rimpianto riguardo a quel giorno: non aver colpito il tifoso più forte.

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