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Schiavitù e violenza: il calvario delle donne rumene a Bologna

Due donne rumene costrette a mendicare, picchiate e minacciate a Bologna. Arrestati i responsabili. Una terza vittima aggredita brutalmente. Indagini e arresti della polizia.

Schiavitù e violenza: il calvario delle donne rumene a Bologna

Due donne provenienti dalla Romania sono state attirate con l’inganno e poi costrette con la violenza a chiedere l’elemosina, minacciate e picchiate brutalmente se il guadagno non era sufficiente per i loro aguzzini. Un vero e proprio incubo vissuto da queste vittime, reclutate da due connazionali con la promessa di trasferirle in Italia per svolgere il lavoro di domestiche. Tuttavia, dietro la speranza di ottenere un impiego dignitoso, si celava una vita da schiave. La polizia di Bologna ha arrestato i due uomini di origini romene, ritenuti responsabili di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù.

L’indagine della Squadra Mobile di Bologna è partita dopo una denuncia presentata da due giovani sorelle rumene che, ormai esauste, raccontavano di essere state ingaggiate dai due uomini nel 2019. Una volta attirate a Bologna, le due vittime si sono presto rese conto di essere finite in una trappola: venivano obbligate dai loro connazionali a mendicare per strada, appostandosi soprattutto nel centro cittadino, e a consegnare ogni giorno tutto il denaro che riuscivano a procurarsi. Se la quantità non li soddisfaceva, i due aguzzini le malmenavano violentemente e minacciavano ripercussioni nei confronti dei loro famigliari residenti in Romania.

Una terza vittima, anch’essa rumena, è emersa durante le indagini. Nel filmato delle telecamere di sicurezza all’esterno dell’edificio, risalente al 23 ottobre scorso, si vede chiaramente la donna seduta sotto il portico che viene aggredita alle spalle da uno dei due indagati. L’uomo, incappucciato, si avventa su di lei spaccandole una bottiglia di vetro in testa, poi la trascina per terra e la picchia con calci e pugni prima di darsi alla fuga riuscendo a evitare alcuni passanti intervenuti per bloccarlo.

La terza vittima ha raccontato agli agenti di vivere in totale indigenza in Romania e di essere arrivata in Italia alcuni anni fa con la speranza di ottenere un lavoro. Anche lei è stata invece obbligata all’accattonaggio e a consegnare tutti i proventi della giornata. I due uomini sono stati individuati e arrestati grazie anche alla testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, aveva notato sul volto di una delle vittime i lividi, inequivocabili segni delle botte subite. Catturati dai poliziotti, per i due è scattata la custodia cautelare in carcere.

Staff
  • PublishedMarch 29, 2024