Sciopero imminente nel settore della distribuzione: rischio chiusura supermercati
Sciopero imminente nel settore della distribuzione potrebbe causare chiusure di supermercati. Sindacati denunciano mancanza di riconoscimento economico ai dipendenti da parte di Federdistribuzione.
La spesa a rischio alla vigilia di Pasqua potrebbe causare disagi ai consumatori. I sindacati hanno proclamato uno sciopero di 8 ore per il personale dipendente delle imprese che applicano il contratto nazionale collettivo della distribuzione moderna organizzata – Federdistribuzione. Cgil Filcams, Fisascat, Uiltucs hanno annunciato l’astensione dal lavoro a seguito della rottura delle trattative con Federdistribuzione, che non ha ancora rinnovato il contratto scaduto il 31 dicembre 2019.
I supermercati a rischio chiusura sabato 30 marzo potrebbero non aprire i loro punti vendita, coinvolgendo grandi catene come Lidl, Carrefour, Esselunga, Pam Panorama, iN’s Mercato, Metro. Anche negozi come Esselunga, Zara, Kiko, Conbipel, Conforama, Obi, Acqua & Sapone, A&O, Unes, Famila, Ikea, Max Mara, Kasanova, Douglas, Brico Center, Marr, Arcaplanet, Tecnomat e Upim sono a rischio chiusura.
I sindacati denunciano l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti e la mancanza di riconoscimento economico ai dipendenti. Dopo quasi 51 mesi dalla scadenza del Ccnl, Federdistribuzione ha presentato pretese irrealistiche durante le trattative, portando allo sciopero. Federdistribuzione ha definito lo sciopero un atto irresponsabile e privo di fondamento, mentre i sindacati lo considerano una risposta necessaria alla mancanza di attenzione verso i lavoratori dipendenti.