Tiramisù vegano con mascarpone: morte per allergia e richiesta di rinvio a giudizio
Richiesta di rinvio a giudizio per imprenditori per decesso allergica al latte. Ritiro prodotti vegani con allergeni non dichiarati. Criticità nelle procedure produttive.
Il Procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno presentato una richiesta di rinvio a giudizio per Giuseppe Loiero e Giovanna Anoia, madre e figlio rispettivamente legale rappresentante e responsabile delle linee produttive della Glg srl, l’azienda produttrice del Tiramisun con marchio Mascherpa. L’accusa è di concorso in omicidio colposo per la morte di Anna Bellisario, avvenuta il 5 febbraio 2023 dopo aver consumato un tiramisù erroneamente etichettato come vegano ma contenente mascarpone.
Anna Bellisario, giovane allergica al latte, è deceduta dopo aver assaggiato un tiramisù vegano che in realtà conteneva tracce di mascarpone. Il 26 gennaio 2023, dopo aver mangiato quattro cucchiai del dolce in un ristorante vegano a Milano, la ragazza ha avuto una grave reazione allergica che l’ha portata al decesso nove giorni dopo il ricovero al San Raffaele.
La richiesta di rinvio a giudizio per i due imprenditori è attualmente in fase di valutazione da parte del Gup, mentre altri titolari di aziende produttrici di cibo contenente allergeni non dichiarati sono stati scagionati. Anche il proprietario dell’hamburgheria è stato escluso dalle accuse. La società proprietaria del ristorante è stata indagata per frode in commercio, ma le accuse sono state archiviate.
Dopo la tragica morte di Anna Bellisario, il ministero della Salute ha ritirato dal commercio diversi prodotti dichiarati vegani ma contenenti allergeni non dichiarati. I Nas hanno eseguito un’ordinanza di divieto di attività d’impresa per un anno nel settore alimentare, coinvolgendo anche la Clg.
Le indagini hanno rivelato che il tiramisù consumato dalla vittima conteneva proteine allergeniche del latte a causa dell’utilizzo errato di mascarpone nella produzione della crema vegana. Le consulenze della Procura hanno escluso una contaminazione esterna, confermando che il mascarpone era un ingrediente del dolce.
Le indagini condotte da militari dell’Arma e Ats hanno evidenziato criticità nelle procedure produttive, nella formazione del personale e nel controllo dei pericoli nel laboratorio di produzione. Mancava la corretta segnaletica per distinguere le linee produttive e alcuni dipendenti non erano a conoscenza delle pratiche di produzione vegana.