La corsa alla Casa Bianca: Trump, Bibbie e polemiche
Trump suscita polemiche con la vendita di Bibbie e un video controverso. La campagna elettorale si intensifica tra accuse di incitamento alla violenza. L'indice di gradimento mostra un equilibrio precario. L'imprevedibilità delle elezioni americane.
La corsa alla Casa Bianca è entrata nel vivo e Donald Trump torna a far parlare di sé per i suoi eccessi. Nei giorni scorsi, il tycoon è stato criticato per aver messo in vendita delle Bibbie a 59 dollari al pezzo (circa 55 euro) con l’intento di raccogliere fondi per il Partito Repubblicano, che ha subito pesanti spese legali per difenderlo da numerose cause giudiziarie. Questa mossa ha sollevato polemiche e alimentato il dibattito sulle sue azioni controversie.
Recentemente, un video pubblicato sui social ha scatenato nuove critiche nei confronti di Trump. Nel video, si vede il portellone di un pickup con la scritta “Trump 2024”, accompagnata da una bandiera americana e un’immagine di Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti, raffigurato legato e disteso su un fianco. Questo gesto ha suscitato reazioni negative, con accuse di incitamento alla violenza politica da parte dello staff di Biden.
Michael Tyler, direttore delle comunicazioni della campagna di Biden, ha dichiarato che Trump incita regolarmente alla violenza politica e che è fondamentale prendere sul serio questa minaccia. Le parole di Tyler sono state supportate dall’esperienza degli agenti di polizia del Campidoglio, che sono stati attaccati mentre difendevano la democrazia il 6 gennaio.
Le accuse di incitamento alla violenza sono state respinte da Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump, che ha sottolineato che il video incriminato era semplicemente sul retro di un pick-up in viaggio. Cheung ha denunciato l’uso strumentale della giustizia contro Trump da parte dei suoi oppositori.
La campagna elettorale negli Stati Uniti si sta intensificando in vista delle elezioni del 5 novembre, che vedranno i cittadini scegliere se confermare Joe Biden o riconsegnare il Paese a Donald Trump. Secondo una media dei sondaggi nazionali condotta da FinScience, una fintech company del gruppo Datrix, al momento Trump sarebbe leggermente in vantaggio nell’indice di gradimento, con il 44,92% rispetto al 44,69% di Biden.
Tuttavia, gli analisti avvertono che bisogna considerare con attenzione questi dati, poiché nel sistema elettorale americano non è determinante il numero totale dei voti, ma la distribuzione dei grandi elettori degli Stati. Nel passato, casi come le elezioni del 2016 e del 2000 dimostrano che il vincitore del voto popolare non sempre diventa presidente a causa del meccanismo dei grandi elettori. Questo rende la corsa alla Casa Bianca ancora più imprevedibile e avvincente per i cittadini americani.
