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Proteste in Israele: richieste di dimissioni per Netanyahu

Manifestazioni in Israele chiedono le dimissioni di Netanyahu per la gestione della crisi degli ostaggi. Netanyahu risponde alle critiche e avvia colloqui con Hamas.

Proteste in Israele: richieste di dimissioni per Netanyahu

Sabato, in diverse importanti città israeliane come Tel Aviv, Gerusalemme, Beer Sheva e Haifa, migliaia di persone si sono radunate e hanno manifestato per chiedere le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu. I manifestanti sostengono che Netanyahu non abbia fatto abbastanza per ottenere la liberazione degli ostaggi catturati da Hamas nell’attacco del 7 ottobre, anzi, ritengono che abbia agito in modo controproducente.

Una folla di manifestanti blocca un autostrada a Tel Aviv, il 30 marzo 2024
AP Photo/Maya Alleruzzo

La manifestazione più imponente si è tenuta a Tel Aviv, nella piazza dove, negli ultimi mesi, si sono accampate le famiglie delle persone prese in ostaggio il 7 ottobre. Inoltre, si è svolta all’ingresso di Kirya, un’ampia area nel centro della città che ospita numerosi palazzi governativi e una delle sedi centrali dell’esercito israeliano. Sempre a Tel Aviv, una folla di manifestanti ha bloccato un’autostrada per attirare l’attenzione sulle proprie richieste.

Netanyahu ha risposto alle richieste di dimissioni in un intervento trasmesso dalle televisioni israeliane la sera di domenica. Ha sottolineato che indire nuove elezioni comporterebbe una paralisi per Israele per diversi mesi e renderebbe complicato portare avanti i colloqui per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas.

Venerdì, Netanyahu aveva dato il via libera alla ripresa dei negoziati con Hamas in Egitto, i quali si trascinano da settimane, al fine di concordare una tregua e la liberazione degli ostaggi. I media egiziani avevano annunciato che i colloqui per la tregua sarebbero ripresi domenica, ma al momento non ci sono indicazioni che ciò sia avvenuto.

La situazione rimane quindi incerta, mentre la pressione sui governanti e sulle istituzioni israeliane continua a crescere, alimentata dalle aspettative della popolazione riguardo alla risoluzione della crisi degli ostaggi e alla leadership del paese.

Staff
  • PublishedApril 2, 2024