Politica

Candidature alle elezioni europee: impatto sulle coalizioni politiche

Le candidature di Meloni e Schlein influenzano i consensi delle coalizioni politiche alle elezioni europee.

Candidature alle elezioni europee: impatto sulle coalizioni politiche

La candidatura alle elezioni europee di Giorgia Meloni ed Elly Schlein potrebbe portare vantaggi a entrambe le coalizioni politiche in campo, sebbene non tutti i partiti ne trarrebbero beneficio. Secondo l’ultimo sondaggio condotto da Noto per Porta a Porta, in caso la premier decidesse di non candidarsi, Fratelli d’Italia raggiungerebbe il 28% dei consensi, seguito dalla Lega all’8%, con Forza Italia a 7,5%. Tra le forze di opposizione, il Partito Democratico otterrebbe il 19,5% e Alleanza Verdi-Sinistra il 3,5%. Stati Uniti d’Europa, esordiente nel sondaggio, supererebbe la soglia di sbarramento con il 4,5%. Le nuove entrate rappresentate da Santoro e De Luca si fermerebbero al 2%, mentre il Movimento 5 Stelle otterrebbe il 16,5% e Azione, con il suo 3,5%, rimarrebbe al di sotto della soglia di sbarramento.

Se Meloni, Schlein, Tajani, Renzi, Bonino, Santoro e De Luca dovessero decidere di candidarsi, le percentuali subirebbero delle variazioni significative. Con Meloni in campo, il partito della premier salirebbe dal 28% al 30%, mentre la Lega scenderebbe dall’8% al 7%, venendo superata da Forza Italia che raggiungerebbe l’8%. Complessivamente, la coalizione di centrodestra guadagnerebbe un punto e mezzo, passando dal 43,5% al 45%.

Con Elly Schlein come capolista nel centrosinistra, il PD raggiungerebbe il 20,5%, mentre Alleanza Verdi-Sinistra scenderebbe al 3%, allontanandosi dalla soglia di sbarramento. Stati Uniti d’Europa, con le candidature di Renzi e Bonino, raggiungerebbe il 5%. Complessivamente, questo schieramento salirebbe di un punto, arrivando al 28,5%. Il M5S subirebbe una flessione, scendendo al 15,5%, mentre Azione, sia con i leader candidati che senza, si collocherebbe al 3,5%. È interessante notare che, grazie alle candidature dei leader, l’affluenza alle urne passerebbe dal 49% al 53%.