Matrimonio controverso: anziano sposa badante
Un anziano decide di sposare la badante, scatenando polemiche familiari. Il tribunale civile di Perugia autorizza il matrimonio nonostante le contestazioni dei parenti.
Lui ha 89 anni, lei ne ha 56. L’amore, si sa, a volte è cieco e non si lascia influenzare da nessuno. Vedovo da qualche mese, un anziano ha deciso di sposare la badante che aveva assistito la moglie durante la malattia. La famiglia dell’uomo ha contestato la regolarità dell’unione, sottolineando che l’uomo è sordo e non ha condiviso la decisione con loro. Inoltre, secondo i parenti dell’anziano, la donna avrebbe già un altro legame.
Tuttavia, la prima sezione del tribunale civile di Perugia ha respinto queste obiezioni e ha stabilito che l’anziano può procedere con il matrimonio se lo desidera. La notizia è stata riportata dal quotidiano il Messaggero, che ha pubblicato il decreto relativo a un procedimento discusso a gennaio e pubblicato sul notiziario della Corte d’appello di Perugia.
Il caso è stato sollevato dalle sorelle e dai nipoti dell’anziano che intendeva sposare la donna 33 anni più giovane di lui. La coppia si è conosciuta quando la donna è entrata nella loro casa per assistere la moglie dell’uomo, malata e poi deceduta un anno fa. Il fatto che l’uomo non abbia comunicato la sua intenzione di sposarsi ai parenti fino alla pubblicazione delle partecipazioni ha convinto le sorelle e i nipoti che la donna potesse avere secondi fini non contemplati dal vincolo coniugale.
Quando i parenti hanno scoperto dell’unione, si sono opposti in tribunale, sostenendo che la donna avesse ingannato l’anziano e che avesse una relazione con un altro uomo. Tuttavia, il loro ricorso è stato respinto e il matrimonio è stato autorizzato.
Il tribunale civile ha chiarito che l’opposizione al matrimonio può essere presentata solo per motivi che ostacolino la sua celebrazione, come la minore età, l’infermità mentale, la parentela stretta tra i futuri coniugi o un vincolo matrimoniale ancora valido. Nessuna di queste condizioni si applicava nel caso dell’anziano e della sua futura moglie.
Il giudice ha specificato che la sordità non è un impedimento al matrimonio, a differenza di una interdizione per infermità mentale. Inoltre, la scelta di non comunicare l’intenzione di sposarsi alla famiglia è stata considerata una decisione personale e legittima della coppia. Anche la presunta relazione della donna con un altro uomo non è stata considerata un ostacolo al matrimonio, ma piuttosto una questione etica interna alla coppia.
Dopo aver ascoltato l’anziano, il giudice ha confermato che l’uomo era consapevole della sua decisione di sposarsi e delle implicazioni patrimoniali che essa comportava per la famiglia. Quindi, il matrimonio è stato autorizzato e può procedere senza ulteriori ostacoli.
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