Cronaca

La tragica vicenda di Giulia Tramontano: indagini e rivelazioni

Scoperte inquietanti dalla cronologia web del compagno

La tragica vicenda di Giulia Tramontano: indagini e rivelazioni

La tragica vicenda di Giulia Tramontano ha portato alla luce una serie di inquietanti scoperte emerse dalle ricerche condotte su internet da Alessandro Impagnatiello, compagno della vittima. Le indagini sulla cronologia web di Impagnatiello sono state presentate in aula dal capitano dei carabinieri Gianluca Belotti, comandante del Nucleo investigativo di Milano incaricato delle ricerche della 29enne quando si pensava ancora fosse scomparsa.

Nell’ultima udienza, è stata chiamata a testimoniare un’amica di Giulia, che ha fornito ulteriori dettagli sulla relazione tra i due. La sorella di Giulia ha rivelato che la vittima spesso parlava del cibo con un sapore strano, un segnale forse di disagio interiore.

Il capitano Belotti ha raccontato come, il 31 gennaio, siano stati incaricati dell’estrazione forense dell’iPhone di Impagnatiello, che ha collaborato fornendo pin e password. Le ricerche si sono concentrate su due fronti: ciò che Impagnatiello aveva cercato online e le conversazioni tra lui e Tramontano.

Dalla cronologia di Impagnatiello emergono parole chiave sospette, come ricerche su Alberto Stasi, condannato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, e su scomparsa e allontanamento volontario. Le ricerche si intensificano il 27 maggio, con termini come “ragazza ritrovata dopo 23 anni” e “rimuovere macchie di sangue”.

Le chat tra Impagnatiello e Giulia rivelano una relazione tormentata, con la ragazza intenzionata a chiudere dopo un presunto tradimento. Il 27 maggio, la scoperta dell’amante scatena una violenta reazione da parte di Giulia, che esprime il desiderio di allontanarsi da Impagnatiello.

Il 28 maggio, giorno della morte di Giulia, Impagnatiello continua a scrivere messaggi al telefono della vittima, ignaro della tragedia. Il medico legale ha confermato che sul corpo della ragazza sono state inflitte 37 coltellate, senza segni di difesa.