Vacanze gratuite per turisti evacuati da Rodi a causa degli incendi
Iniziativa del governo greco per risarcire i vacanzieri colpiti
I turisti evacuati dall’isola di Rodi durante gli incendi dello scorso estate, che hanno causato devastazione sull’isola greca, avranno diritto a una vacanza gratuita. Si tratta di circa 25mila vacanzieri, per la maggior parte provenienti dal Regno Unito, che beneficeranno di questa iniziativa annunciata dal premier Kyriakos Mitsotakis in diretta televisiva. Secondo Yannis Papavasiliou, segretario sindacale degli albergatori dell’isola, chiunque si trovasse nelle zone colpite dagli incendi è considerato idoneo per ricevere questo beneficio.
Il programma dei voucher vacanza è stato definito come un processo complesso, essendo la Grecia il primo paese al mondo a implementarlo. Tuttavia, un portavoce del ministero del Turismo ha garantito che il programma è attivo e funzionante.
Le persone che hanno alloggiato negli hotel e sono state evacuate a causa degli incendi dello scorso luglio avranno diritto a un voucher del valore compreso tra i 300 e i 500 euro, che coprirà le spese per un soggiorno di una settimana. Questo buono potrà essere utilizzato in due periodi: fino al 31 maggio e dal 1° ottobre al 15 novembre. Il rimborso, come spiegato dal sindacato degli albergatori, corrisponde all’importo originariamente pagato dai clienti ai tour operator per la vacanza dell’estate scorsa.
È importante sottolineare che il voucher è valido solo per gli hotel e non per gli alloggi privati offerti da piattaforme come Airbnb. L’iniziativa è già operativa e circa 5mila persone hanno già presentato domanda per usufruire di questo beneficio.
Il premier Mitsotakis ha dichiarato che la Grecia sta mantenendo la promessa di risarcire coloro che hanno subito la perdita delle vacanze a causa dei cambiamenti climatici. Durante la sua partecipazione a una conferenza sull’argomento “Turismo dell’UE: resilienza nell’era della crisi climatica”, organizzata dalla European Travel Commission, Mitsotakis ha evidenziato che l’intero Mediterraneo è un’area critica per i cambiamenti climatici, con un aumento previsto di incendi e inondazioni.
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