Voci fuori dal coro: Beatrice Venezi e le compositrici rivoluzionarie della musica
La direttrice d'orchestra che sfida gli schemi e le critiche
Dal 16 aprile su RaiPlay e RaiPlay Sound, Beatrice Venezi sarà la protagonista di “Voci fuori dal coro”, un programma che si concentrerà su otto compositrici che hanno lasciato un’impronta nella storia della musica, sovvertendo gli schemi tradizionali.
In un’intervista al Corriere della Sera, la direttrice d’orchestra ha affrontato anche le critiche ricevute in passato. Rispondendo a Renato Franco, ha dichiarato: “Se è più imperdonabile essere donna o di destra? È un bel match. Ma credo che sia più imperdonabile essere conservatori, o di destra, come dice lei”. Venezi ha parlato delle contestazioni ricevute nel corso degli anni, sottolineando il tentativo di minare la sua competenza tecnica, costruita con anni di studio e lavoro.
Riflettendo sulle critiche, ha fatto riferimento a un meccanismo simile a quello vissuto da Mia Martini, sottolineando che l’accanimento nei suoi confronti potrebbe derivare dalla paura che ispira. Ha anche affrontato il dibattito sulla sua autodefinizione come “direttore d’orchestra”, ribadendo la sua scelta di essere chiamata al maschile, nonostante le critiche ricevute in merito al femminismo.
La parodia di Virginia Raffale nel programma “Colpo di Luna” ha generato polemiche, ma Venezi ha chiarito di non essersi sentita infastidita, anzi, ha considerato l’episodio come una soddisfazione. Riguardo ai suoi rapporti con Giorgia Meloni, ha sottolineato di nutrire stima per la politica, ma di non avere mai avuto un coinvolgimento politico diretto.
Attualmente consulente del ministro Sangiuliano, Venezi ha precisato che il suo ruolo è estraneo alla politica partitica, focalizzandosi invece su questioni settoriali trascurate per anni. Con uno spirito idealista, si impegna a contribuire a un sistema che ritiene necessiti di correzioni per il bene comune, privilegiando l’interesse collettivo rispetto a quello personale.
