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Cgil deposita quesiti referendari per la tutela del lavoro

Landini: campagna per rendere il lavoro un bene pubblico

Cgil deposita quesiti referendari per la tutela del lavoro

Una delegazione della Cgil, guidata dal segretario generale Maurizio Landini, ha depositato quattro quesiti referendari in Corte di Cassazione. Le modifiche all’ordinamento promosse dal sindacato di Corso Italia riguardano i licenziamenti illegittimi, il superamento della precarietà e la sicurezza nel lavoro in appalto.

Landini ha dichiarato che la Cgil è pronta a raccogliere 500 mila firme entro l’estate e ha sottolineato che sarà un lavoro impegnativo, con l’intenzione di raggiungere tutti i luoghi di lavoro e le piazze. L’obiettivo è lanciare una campagna aperta a tutti i cittadini per sottolineare l’importanza di rendere il lavoro, le persone e le loro vite un bene pubblico.

Il segretario Cgil ha illustrato i quattro quesiti: uno riguarda la sicurezza negli appalti e chiede la responsabilità del committente per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Un secondo si oppone alla liberalizzazione dei contratti a termine, sostenendo che dovrebbero essere legati alle causali. Gli ultimi due quesiti riguardano il contrasto ai licenziamenti illegittimi, con l’obiettivo di cancellare il Jobs act e garantire la tutela contro i licenziamenti illegittimi con il reintegro nel posto di lavoro.

Se la Cgil riuscirà a raccogliere le firme nei tempi previsti dalla legge, il voto per i referendum potrebbe tenersi nella primavera del 2025. Landini non è preoccupato della sfida solitaria, poiché ritiene che le proposte riguardino tutto il mondo del lavoro e si rivolgano a tutti i cittadini.

Landini ha annunciato iniziative parallele alla promozione dei quesiti referendari, tra cui la presentazione di proposte di legge per contrastare la precarietà e intervenire sulle forme di lavoro precario, oltre a una proposta sulla sanità pubblica e una legge sulla rappresentanza.

L’iniziativa della Cgil ha scatenato le critiche di Italia Viva, che difende il Jobs act come strumento di creazione di occupazione e aumento delle tutele per i lavoratori. I renziani ritengono che il referendum della Cgil abbia uno scopo distruttivo e che non sia necessario, citando l’incremento degli occupati negli ultimi dieci anni secondo l’Istat.

Staff
  • PublishedApril 12, 2024