Politica

Parità di trattamento nell’informazione televisiva durante le elezioni europee

Il ruolo dell'Agcom e la lotta per l'equilibrio mediatico

Parità di trattamento nell’informazione televisiva durante le elezioni europee

La situazione attuale vede le televisioni private, tra cui le tre reti Mediaset e La7, obbligate a garantire lo stesso spazio a tutte le forze politiche, mentre in Rai i rappresentanti del governo Meloni possono esprimersi liberamente senza restrizioni grazie agli emendamenti votati in Vigilanza. Sandro Ruotolo, responsabile comunicazione del Partito Democratico, ha commentato il voto del consiglio dell’Agcom sul regolamento per le prossime elezioni europee a Today.it.

Il testo del regolamento, simile a quello trasmesso alla Commissione di Vigilanza, stabilisce i criteri che le emittenti radiotelevisive private devono seguire e definisce il sistema di monitoraggio per Rai e le emittenti private, al fine di adottare provvedimenti e sanzioni. Il nuovo regolamento, in seguito a sentenze della Giustizia amministrativa, introduce nuovi criteri per garantire la parità di trattamento nell’informazione televisiva.

L’Autorità, sia per i telegiornali che per i programmi di informazione, non si limiterà a valutare il tempo dedicato ai soggetti politici, ma terrà conto anche delle fasce orarie e della periodicità dei programmi. Inoltre, non conferma le modifiche imposte dal Governo in Commissione di Vigilanza Rai, che permetterebbero ai membri del governo di essere esenti dalla par condicio se si limitano a parlare dell’attività dell’esecutivo.

Stefano Graziano, capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, ha sottolineato che il voto del consiglio dell’Agcom conferma l’importanza di garantire equilibrio e imparzialità durante la campagna elettorale, respingendo tentativi di favorire la maggioranza a discapito delle opposizioni.

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha espresso un parere opposto, sostenendo che le decisioni della Commissione di Vigilanza Rai e dell’Agcom sono in linea con le leggi vigenti del 1993 e del 2000. Gasparri ha evidenziato che le regole saranno uguali per Rai e le emittenti private, basandosi su delibere passate e sottolineando la legittimità dell’attività comunicativa dei membri del governo.

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Sandro Ruotolo e Elly Schlein (LaPresse)