Cronaca

Il Piano Nazionale di Ristrutturazione Edilizia: sfide e proposte del ministro dell’Ambiente

Obiettivi europei e strumenti fiscali per la transizione green degli edifici

Il Piano Nazionale di Ristrutturazione Edilizia: sfide e proposte del ministro dell’Ambiente

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha espresso con chiarezza al Corriere della Sera la sua opinione sugli obiettivi fissati dalla direttiva sulle case green approvata a Bruxelles per il 2030 e il 2033, definendoli difficili, se non addirittura impossibili da raggiungere. La decisione di eliminare le caldaie a gas è stata ufficializzata, con una data precisa stabilita.

Pichetto Fratin ha annunciato l’impegno nel lavorare sul Piano nazionale di ristrutturazione edilizia, in linea con gli obiettivi europei sul climate change per il 2050. Ha sottolineato l’importanza di un’attenta selezione degli interventi da effettuare, delegando questo compito al gruppo di lavoro incaricato per il Piano, che sarà successivamente concordato con il ministro dell’Economia.

Nonostante le possibili deroghe, il numero di interventi da realizzare rimane considerevole, potenzialmente coinvolgendo milioni di edifici. L’Italia, con il suo patrimonio immobiliare datato, si trova già ad affrontare le sfide legate ai bonus edilizi, con costi elevati per molti interventi.

Pichetto Fratin ha proposto l’adozione di strumenti fiscali differenziati in base al reddito dei contribuenti, prevedendo una detrazione con aliquota da definire per coloro con redditi elevati e un sistema diverso per chi ha redditi bassi, magari con un contributo diretto dello Stato. Per gli edifici pubblici, potrebbero essere coinvolte le Esco, società specializzate nel finanziamento di interventi energetici, che potrebbero beneficiare del risparmio energetico ottenuto, e sfruttare il Conto termico del Gestore dei servizi energetici (Gse).

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