Innocenza a rischio: il caso di Filippo Mosca e Luca Cammalleri in Romania
Una lotta per la verità e la giustizia in un sistema legale straniero
La sentenza d’appello per Filippo Mosca e Luca Cammalleri, i due giovani di Caltanissetta reclusi nel carcere di Porta Alba, in Romania, per traffico internazionale di stupefacenti, è stata rinviata al prossimo 17 maggio. Dopo quasi un anno di detenzione, la madre di Mosca, Ornella Matraxia, esprime la sua frustrazione per il nuovo rinvio, chiedendo un intervento deciso della Farnesina per supportare i due ragazzi.
La condanna a 8 anni e 3 mesi inflitta in primo grado era attesa per oggi, 19 aprile, ma è stata posticipata. Ornella Matraxia ribadisce l’innocenza di Filippo e critica le condizioni carcerarie inumane in cui si trovano i due giovani, definendo la giustizia in Romania come un “muro di gomma”.
Filippo Mosca, 29 anni, e Luca Cammalleri, 30, erano partiti per la Romania per partecipare al festival musicale Sunwaves. Pochi giorni prima del loro ritorno, un pacco contenente stupefacenti è stato consegnato all’hotel dove alloggiavano, destinato a un’altra ragazza italiana nel gruppo che ha assunto la responsabilità. Nonostante ciò, tutti e tre sono stati condannati per traffico internazionale di droga.
Filippo e Luca hanno sempre sostenuto la propria innocenza, affermando di non essere a conoscenza del contenuto del pacco. La madre di Filippo Mosca ha evidenziato errori procedurali e giudiziari nel caso, sottolineando le differenze nelle situazioni dei tre ragazzi coinvolti.