Gemelli condannati all’ergastolo per l’omicidio dell’allevatore di Orune
Una storia di violenza e mistero nelle campagne di Nuoro
Due fratelli gemelli, Giuseppe e Mauro Contena, sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Mauro Antonio Carai, un allevatore di 72 anni ucciso brutalmente con 35 coltellate la sera del 28 agosto 2021 vicino alla sua Fiat Punto nelle campagne di Orune, in provincia di Nuoro. Il cadavere è stato scoperto da uno dei figli della vittima lungo la strada che conduce all’ovile, a poche decine di metri dalla statale 389. Il figlio si era preoccupato del padre, abituato a rientrare presto dal pascolo del suo gregge a Su Cumonale, ma non lo aveva visto tornare.
Le ferite riportate dalla vittima erano state inferte anche al viso, evidenziando la brutalità dell’omicidio, definito un delitto d’impeto. Le prove raccolte durante il processo sono state molteplici: tracce di sangue rinvenute in una delle auto dei due gemelli, intercettazioni ambientali e telefoniche tra i familiari. Il movente del crimine sembra essere legato a contrasti riguardanti questioni di pascolo.
Nonostante i difensori avessero evidenziato presunte incongruenze sugli orari del delitto e sulle tracce ematiche, le indagini hanno seguito una precisa direzione. Le telecamere di sorveglianza nel borgo barbaricino, distante una ventina di chilometri da Nuoro, hanno ripreso il passaggio del veicolo dei due fratelli in un orario che coincideva con il tempo necessario per raggiungere il luogo del delitto.
La svolta decisiva è arrivata con l’incidente probatorio dell’8 novembre 2021, quando è stata confermata la compatibilità del DNA della vittima con quello trovato nell’auto dei fratelli e su una maglietta sequestrata nella loro abitazione dai Ris di Cagliari. L’arresto dei due gemelli è avvenuto nel mese di dicembre 2021.
Mauro Antonio Carai è stato ucciso vicino alla sua auto, ma il mistero delle chiavi scomparse rimane ancora irrisolto, aggiungendo un’ulteriore sfumatura di enigma a questo tragico evento.
