Polemiche sulla candidatura del generale Vannacci al Parlamento europeo
Le dichiarazioni controversie e la reazione della Lega
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso senza mezzi termini il suo parere sulla candidatura del generale Vannacci al Parlamento europeo durante un evento a Varese a sostegno di Isabella Tovaglieri. Giorgetti ha elogiato Tovaglieri come una candidata radicata nel territorio lombardo, capace di portare realismo e pragmatismo a Bruxelles. Tuttavia, quando interrogato sulle dichiarazioni di Vannacci, ha risposto seccamente di non condividerle.
La candidatura del generale ha suscitato malumori all’interno della Lega, con molti dirigenti che la considerano un’affronto ai militanti che si impegnano quotidianamente nel partito. L’arruolamento politico di Vannacci è stato visto come una mossa per contrastare il calo nei sondaggi, decisa da Matteo Salvini. Le dichiarazioni del generale su Mussolini, sull’aborto e sulle classi separate per gli alunni disabili hanno ulteriormente alimentato le polemiche.
Le affermazioni di Vannacci su Mussolini come statista e sull’aborto come “infelice necessità” hanno provocato reazioni negative, tra cui lo sdegno della Cei e la critica del ministro dell’Istruzione Valditara. Anche la senatrice della Lega Erika Stefani ha ribadito il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità, sottolineando l’importanza di un’istruzione inclusiva.
La presa di distanza della Lega da Vannacci è stata evidente, sottolineando che è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo senza rappresentare necessariamente il partito. Salvini ha assicurato un’offerta politica completa e seria per le elezioni europee, con liste competitive e una vasta gamma di candidati.
Vannacci ha chiarito di non aver proposto classi separate per i disabili, ma di sottolineare la necessità di impegni e strutture specifiche per garantire un’attenzione adeguata alle loro esigenze. Rispetto alle critiche interne alla Lega, Vannacci ha dichiarato di concentrarsi sulla difesa dei valori tradizionali e della sovranità in modo indipendente.
