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Il caso Sarkozy: il ruolo di Carla Bruni e le accuse di finanziamento libico

Un'intreccio di potere, influenze e ritrattazioni nel mondo della politica francese

Il caso Sarkozy: il ruolo di Carla Bruni e le accuse di finanziamento libico

Carla Bruni potrebbe aver svolto un ruolo di intermediaria tra il marito Nicolas Sarkozy e Michèle Marchand, conosciuta come “Mimi”, una figura di spicco nel mondo del gossip francese. Mimi è stata sospettata di aver orchestrato la ritrattazione improvvisa di Ziad Takieddine, il quale aveva inizialmente accusato l’ex presidente Sarkozy di aver ricevuto finanziamenti libici per la sua campagna presidenziale del 2007, per poi ritrattare pubblicamente.

L’ex première dame di Francia, nota anche per la sua carriera di modella, attrice e cantante, è stata interrogata dall’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali, con il sospetto che possa aver agito da tramite tra i vari personaggi coinvolti nella vicenda.

Nel 2025, Sarkozy sarà processato per il presunto finanziamento libico della sua campagna presidenziale del 2007. Le accuse nei suoi confronti includono occultamento di appropriazione indebita di fondi pubblici, corruzione passiva, finanziamento illecito di una campagna elettorale e associazione a delinquere, come riportato da fonti giudiziarie citate da Le Monde. Le indagini sono ancora in corso riguardo alle presunte manovre per eludere la giustizia e influenzare l’opinione pubblica.

Il caso si concentra sulla ritrattazione di Takieddine avvenuta nel novembre 2020. L’uomo d’affari, principale testimone nell’inchiesta sui presunti finanziamenti libici, ha ritrattato pubblicamente le sue accuse contro Sarkozy, dichiarando che l’ex presidente non aveva ricevuto alcun finanziamento da Muammar Gheddafi per le elezioni presidenziali del 2007.

Mimi Marchand è stata indagata per presunta influenza su un testimone e associazione a delinquere, in relazione alle sue visite a casa dell’ex presidente. Ha menzionato una serie di incontri con l’amica Carla Bruni per giustificare tali visite. Tuttavia, secondo le indagini, Bruni avrebbe cancellato una serie di messaggi scambiati con Mimi proprio quando quest’ultima è stata informata del suo coinvolgimento nelle indagini. Gli investigatori stanno ora esaminando la possibile volontà di Bruni di nascondere informazioni, dato che è stata già ascoltata come testimone informata sui fatti lo scorso giugno.

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