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Il Ponte sullo Stretto: Dubbi sull’Altezza e Impatti Economici

La controversia sull'altezza del ponte e le possibili conseguenze per il trasporto marittimo

Il Ponte sullo Stretto: Dubbi sull’Altezza e Impatti Economici

Il Ponte sullo Stretto ha suscitato numerosi dubbi e perplessità nel corso dei decenni, ma l’ultima questione sollevata riguarda l’altezza della struttura. Secondo il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, il ponte sarebbe troppo basso per consentire il passaggio di navi da crociera e container, a causa della sua struttura a campata unica e curvilinea. Merlo ha sottolineato che le navi da crociera più alte, oltre i 68 metri, non potrebbero attraversare il ponte nelle condizioni attuali.

La questione dell’altezza, tuttavia, sembra essere ancora oggetto di dibattito. Sebbene si parli di un’altezza di 65 metri per il ponte, alcuni esperti fanno notare che potrebbe trattarsi dell’altezza del piano viario, mentre la struttura sottostante potrebbe ridurre il cosiddetto “franco navigabile” a circa 55 metri. Il professor Domenico Gattuso, membro del comitato tecnico che ha analizzato il progetto, ha evidenziato che tra l’11 e il 17% delle portacontainer attualmente in circolazione potrebbe non essere in grado di passare sotto il ponte, causando potenzialmente danni economici significativi.

Questo scenario potrebbe portare le compagnie di navigazione a considerare alternative, ma ciò potrebbe avere conseguenze negative per il porto di Gioia Tauro, rischiando il suo fallimento. Secondo stime del comitato, la riduzione del 17% nel transito di container potrebbe comportare perdite annue fino a 2,5 miliardi di euro. La questione dell’altezza del Ponte sullo Stretto rimane quindi un punto cruciale da risolvere per garantire la piena funzionalità e sostenibilità dell’opera.