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Israele e Hamas: tensioni e negoziati sulla Striscia di Gaza

Sospensione dei colloqui, evacuazioni e minacce: gli ultimi sviluppi

Israele e Hamas: tensioni e negoziati sulla Striscia di Gaza

Le trattative per la tregua tra Israele e Hamas sulla Striscia di Gaza hanno registrato un’altra fumata nera. Dopo una giornata intensa, le parti hanno deciso di sospendere i negoziati fino a domani, martedì 7 maggio. La delegazione di Hamas al Cairo ha consegnato la risposta del gruppo ai mediatori di Egitto e Qatar, dirigendosi poi a Doha per consultazioni interne. I rappresentanti palestinesi torneranno in Egitto domani per riprendere i colloqui.

Israele ha bloccato tutte le attività di Al Jazeera nel Paese, mantenendo l’obiettivo di raggiungere un accordo sugli ostaggi detenuti a Gaza per fermare gli attacchi. Nel frattempo, le forze armate israeliane hanno iniziato a chiedere agli abitanti palestinesi di evacuare i quartieri orientali di Rafah, vicini al confine israeliano, in vista di un’offensiva pianificata nell’area meridionale della Striscia di Gaza. I civili sono stati indirizzati verso le zone umanitarie di al-Mawasi e Khan Younis.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha ribadito la volontà di ottenere il rilascio degli ostaggi per fermare le operazioni, sottolineando la preoccupazione per l’atteggiamento di Hamas. Netanyahu ha dichiarato che Israele non accetterà le richieste di resa di Hamas, affermando la determinazione a difendere il Paese.

Netanyahu ha sottolineato la minaccia rappresentata da Hamas, paragonandola al pericolo dell’Olocausto. Ha promesso che Israele completerà l’eliminazione delle capacità di Hamas e libererà gli ostaggi. Dall’altra parte, Ismail Haniyeh di Hamas ha accusato Netanyahu di sabotare gli sforzi per un accordo di cessate il fuoco.

L’ordine di evacuazione a Rafah è stato comunicato attraverso volantini, messaggi e telefonate con istruzioni dettagliate. Riguarda solo alcuni quartieri orientali della città, non l’intera area. L’IDF ha indicato le zone coinvolte e ha invitato la popolazione a evacuare temporaneamente verso le aree umanitarie designate.

Staff
  • PublishedMay 6, 2024