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Ruanda e Regno Unito: controverso programma di deportazione

Il Ruanda si prepara ad accogliere migranti dal Regno Unito in un accordo controverso

Ruanda e Regno Unito: controverso programma di deportazione

Il Ruanda non è in grado di quantificare il numero di persone che riuscirà a prendere dal Regno Unito nell’ambito del programma di deportazione voluto dal governo britannico. Attualmente, il Regno Unito ospita circa 52mila richiedenti asilo, mentre il Paese dell’Africa orientale governato da Paul Kagame si è limitato ad affermare che potrebbe accogliere alcune migliaia di individui.

Nei giorni scorsi, il governo guidato da Rishi Sunak ha avviato i rastrellamenti dei migranti che, nei prossimi tre mesi, dovrebbero essere mandati in Ruanda come parte del nuovo programma che prevede di appaltare al Paese africano la gestione delle pratiche di asilo. La legge, approvata dopo un’aspra battaglia dal Parlamento di Londra, apre la strada all’invio dei richiedenti asilo nello Stato africano se arrivano in Gran Bretagna senza permesso.

La portavoce del governo ruandese, Yolande Makolo, ha dichiarato: “Saremo in grado di accogliere i migranti che il Regno Unito invia durante tutta la durata di questa partnership. Quello che non posso dire è quante migliaia ne prenderemo nel primo o nel secondo anno. Ciò dipenderà da moltissimi fattori che si stanno elaborando in questo momento.”

Parlando nel corso di un programma della rete pubblica britannica Bbc, la portavoce ha smentito l’idea che il Ruanda accoglierebbe inizialmente solo 200 migranti, definendo tale concetto un malinteso. Rispondendo ai critici del progetto, Makolo ha sottolineato che vivere in Ruanda non è una punizione, ma che si tratta di un paese bellissimo, con un clima gradevole.

Il piano del Regno Unito prevede l’invio di una parte dei richiedenti asilo, che arrivano nel suo territorio attraverso rotte irregolari, verso il paese dell’Africa orientale. La nuova legge stabilisce che le richieste di asilo delle persone inviate in Ruanda vengano esaminate direttamente sul posto e, in caso di esito positivo, verrà loro concesso lo status di rifugiato nel Paese. In caso di insuccesso, potrebbero chiedere asilo in un altro Paese terzo sicuro o stabilirsi in Ruanda.

L’accordo quinquennale era stato proposto inizialmente sotto l’ex ministro degli Interni, Priti Patel, nel 2022 per far fronte al crescente numero di persone che attraversano la Manica su piccole imbarcazioni. Nonostante diverse questioni legali, i voli per Kigali non sono mai decollati. Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano The Guardian, il progetto ha già comportato una spesa di almeno 300 milioni di sterline. Il piano, diventato un punto focale del premier Sunak, è stato fortemente criticato dal leader laburista Keir Starmer, il quale ha assicurato che in caso di vittoria elettorale il suo partito non manterrà in vita il programma del Ruanda.

Le reazioni alle dichiarazioni della portavoce del governo ruandese non si sono fatte attendere. Yvette Cooper, ministro ombra degli Interni dei Labour, ha commentato: “Questa intervista mostra che nell’ultima settimana sono arrivate più persone di quelle che probabilmente verranno inviate in Ruanda nei prossimi anni e che i conservatori stanno solo cercando di truffare le persone con i loro piani fallimentari. Oggi abbiamo sentito una dura ammissione che il Ruanda può accogliere solo una piccola percentuale di persone che arrivano nel Regno Unito, eppure il governo sta spendendo mezzo miliardo di sterline dei soldi dei contribuenti per questo programma.”

Staff
  • PublishedMay 6, 2024