Tv e Spettacolo

Sciopero giornalisti Rai: difesa dell’informazione pubblica

Protesta sindacale contro ingerenze politiche e precarietà

Sciopero giornalisti Rai: difesa dell’informazione pubblica

Oggi, lunedì 6 maggio, il sindacato Usigrai ha proclamato uno sciopero di 24 ore per i giornalisti Rai, iniziato alle 5.30 di questa mattina, in protesta contro l’ingerenza del governo nell’informazione della tv pubblica e le mancate risposte dell’azienda alle richieste sindacali. Nonostante l’annuncio di trasmissioni ridotte, i telegiornali del servizio pubblico sono andati regolarmente in onda. Al Tg2 delle 13, tutti i servizi sono stati trasmessi come di consueto, compresi collegamenti in diretta, servizi su sport e cinema, e un riassunto della puntata quotidiana con Fiorello. Anche le edizioni di RaiNews24 sono state regolarmente trasmesse, così come il Tg1 delle 13.30.

La decisione di non interrompere le trasmissioni è stata presa da Unirai, sindacato che ha sottolineato la contrarietà a una mobilitazione ideologica. In una nota, è stato dichiarato che i colleghi presenti sul posto di lavoro devono continuare a svolgere le proprie attività, poiché contrari a una protesta di natura ideologica. Si è sottolineato che la Rai è un’azienda che va rilanciata e non denigrata, e che la diversità di opinioni è parte integrante di questa fase storica.

Nel corso del Tg2 delle 13, nonostante la trasmissione integrale, sono state lette le motivazioni dello sciopero contenute nel comunicato Usigrai. Tra le ragioni dello sciopero vi è la critica al piano industriale Rai, che secondo il sindacato non prevede adeguatamente l’informazione. Si contesta il blocco del ricambio generazionale tra giornalisti pensionati e nuove assunzioni, l’assenza di selezioni pubbliche trasparenti e il ricorso a collaborazioni esterne che alimentano la precarietà. Si denuncia inoltre la riduzione degli strumenti necessari per svolgere il lavoro giornalistico e la disparità nel trattamento economico rispetto ad altri dipendenti.

Lo sciopero mira a difendere l’autonomia e l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo dall’influenza politica, garantendo un’informazione equilibrata, affidabile e pluralista per il pubblico. Il segretario Usigrai, Daniele Macheda, ha annunciato che verranno verificate eventuali violazioni del diritto di sciopero e monitorati i contenuti prodotti durante la protesta. Si è espresso l’intento di assicurare che i prodotti informativi rispettino gli standard giornalistici e che venga rispettato il diritto di sciopero da parte dei colleghi.