Economia

Scandalo e oscillazioni: l’arresto del CEO di Iren scuote i mercati

Forti oscillazioni e arresto del CEO causano record di scambi

Scandalo e oscillazioni: l’arresto del CEO di Iren scuote i mercati

La giornata odierna ha visto scambi molto elevati e forti oscillazioni dei prezzi sul titolo Iren. Le perdite hanno raggiunto l’8%, per poi parzialmente recuperare. Prima della metà della seduta, sono state scambiate quasi 10 milioni di azioni, un volume mai registrato negli ultimi due anni. Si prevede che alla chiusura sarà un record di compravendite.

La brusca caduta dei titoli è stata causata dall’arresto del CEO Paolo Emilio Signorini, avvenuto questa mattina in seguito a un’inchiesta del Dipartimento distrettuale antimafia (Dda) di Genova. Nell’inchiesta è coinvolto anche il governatore regionale Giovanni Toti, anch’egli ai domiciliari.

Le accuse a Signorini riguardano presunti atti di corruzione durante il suo mandato come presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure occidentale, incarico precedente a quello attuale in Iren. Secondo l’accusa, gli imprenditori Aldo Spinelli e Mauro Vianello avrebbero corrotto Signorini per ottenere favori legati ai servizi portuali.

Secondo la procura, Signorini avrebbe ricevuto denaro per lussi personali come soggiorni a Montecarlo con servizi personali in camera, spese al casinò di Monaco e una vacanza a Las Vegas, borse e gioielli di marche famose, denaro contante e persino il finanziamento del matrimonio della figlia.

In risposta all’arresto, la società ha dichiarato che i reati contestati riguardano il precedente ruolo di Signorini come presidente dell’autorità portuale e non coinvolgono direttamente Iren. Il gruppo ha già avviato le procedure per garantire la continuità aziendale, incluso il convocare un consiglio di amministrazione straordinario per assegnare temporaneamente le deleghe di Signorini al presidente Luca Dal Fabbro e al vice presidente Moris Ferretti.

Staff
  • PublishedMay 7, 2024