Cronaca

Tragedia a Casteldaccia: Esalazioni Mortali in Vasca di Sollevamento

Lutto e Indagini dopo l'Incidente con Idrogeno Solforato

Tragedia a Casteldaccia: Esalazioni Mortali in Vasca di Sollevamento

Una tragedia ha colpito Casteldaccia in pochi istanti. Mentre eseguivano lavori di manutenzione in una vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo, due operai sono rimasti intrappolati dalle esalazioni di idrogeno solforato, impedendo loro di respirare. L’allarme è stato immediato e altri tre colleghi sono entrati nella vasca per soccorrere i primi due, ma sono stati anch’essi intrappolati e intossicati. Un sesto operaio ha tentato di scendere, ma ha perso i sensi a causa delle esalazioni.

Le vittime includono Epifanio Assazia, 71 anni, titolare della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico, che stava lavorando in appalto. Tra gli altri deceduti ci sono Ignazio Giordano, 59 anni, Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Raneri, 51 anni, e Giuseppe La Barbera, 28 anni. I due sopravvissuti sono un 62enne di Partinico, D. V., in gravi condizioni al Policlinico, e Giovanni D’Aleo, 44 anni, illeso.

Le esalazioni di idrogeno solforato, una sostanza estremamente tossica, sono state fatali per i lavoratori. Questa sostanza diventa particolarmente pericolosa in ambienti liquidi come la vasca in cui si trovavano gli operai. Il suo odore fetido, simile a quello di uova marce, diventa meno percettibile all’aumentare della concentrazione, rendendola letale se non riconosciuta tempestivamente.

Secondo le prime ricostruzioni, i primi due operai si sono sentiti male scendendo nella vasca, e gli altri tre sono scesi per soccorrerli, perdendo anch’essi la vita. Uno dei sopravvissuti ha riferito di aver udito le grida dei colleghi, mentre l’altro, un 62enne di Partinico, è ricoverato in condizioni critiche al Policlinico a causa di danni polmonari da inalazione di sostanze tossiche.

La Procura di Termini Imerese ha avviato un’inchiesta sulla tragedia e sigillato l’impianto. Gli inquirenti ascolteranno gli operai superstiti e altri testimoni dell’incidente. Sono stati interrogati il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza indicati dall’Amap, mentre il Procuratore Ambrogio Cartosio ha effettuato un sopralluogo sul luogo dell’accaduto.

Dopo la tragedia, è stato proclamato uno sciopero generale di 4 ore e di 8 ore per gli edili. Il segretario degli edili della Cgil di Palermo, Piero Ceraulo, ha annunciato lo sciopero sul luogo della strage a Casteldaccia, dove è previsto un presidio davanti alla Prefettura. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle sigle del settore chimici, acqua ed energia, hanno proclamato lo sciopero generale.