Politica

Elly Schlein e il PD contro le riforme di Meloni: mobilitazione il 2 giugno

Schlein convoca il Partito Democratico per difendere la Costituzione e l'Europa federale

Elly Schlein e il PD contro le riforme di Meloni: mobilitazione il 2 giugno

Elly Schlein ha convocato il Partito Democratico per unirsi contro le riforme proposte dal governo Meloni, scegliendo una data simbolica: il 2 giugno, festa della Repubblica. Durante un’assemblea straordinaria dei senatori del partito, ha esortato alla mobilitazione, annunciando una manifestazione a Roma per difendere la Costituzione e promuovere l’idea di un’Europa federale.

Schlein ha sottolineato l’importanza di opporsi alle modifiche costituzionali imposte dalla maggioranza, criticando il governo per non aver accolto le proposte avanzate dal suo partito. Ha evidenziato la necessità di contrastare il premierato e l’autonomia differenziata, sostenendo che tali riforme indebolirebbero il Parlamento e il ruolo del Capo dello Stato.

La segretaria del PD ha denunciato il tentativo del governo di manipolare la Costituzione per fini politici, sottolineando la mancanza di risultati concreti nell’ambito economico e sociale. Ha esortato i membri del partito a opporsi con determinazione a queste manovre, annunciando la partecipazione alla manifestazione del 2 giugno a Roma e a quella a Napoli il 25 giugno contro l’autonomia differenziata.

La reazione del centrodestra non si è fatta attendere, con Maurizio Gasparri di Forza Italia che ha criticato duramente l’iniziativa del PD definendola “teppismo istituzionale”. Gasparri ha accusato Schlein e i suoi sostenitori di mancare di rispetto alla festa della Repubblica, sottolineando la presunta pochezza delle proposte del partito e la presunta volontà di strumentalizzare eventi celebrativi per fini politici.

Gasparri ha ironizzato sulla leadership di Schlein nel PD, sostenendo che la scelta di nominarla alla guida del partito è stata controproducente per l’opposizione. Le polemiche tra i due schieramenti politici evidenziano la tensione e la contrapposizione sulle questioni costituzionali e politiche in discussione.