Cronaca

Misteri e rivelazioni sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Nuove prove e coinvolgimenti sconcertanti emergono dalla commissione bicamerale

Misteri e rivelazioni sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

La commissione bicamerale sulla scomparsa di Emanuela Orlandi ha portato alla luce nuove informazioni riguardanti una perizia fonica e una misteriosa telefonata giunta a casa Orlandi poco dopo la scomparsa. Le voci dell’americano e di Marco Accetti, il fotografo che si autoaccusò nel 2013 del rapimento di Emanuela Orlandi, sono state confrontate in questa nuova perizia telefonica.

Entrambi avevano contattato la famiglia Orlandi dopo la scomparsa della 15enne: Accetti chiamò il 27 giugno 1983, a soli 5 giorni dalla sparizione, parlando di un presunto allontanamento volontario. Successivamente, in un’altra chiamata, si sente la voce dire: “Ascolti bene, abbiamo pochi momenti, questa è sua figliola”, seguita da una registrazione di Emanuela che parla del suo futuro al liceo scientifico.

La perizia ha rivelato una compatibilità dell’86% tra la voce di Accetti e quella dell’americano, il principale telefonista coinvolto nel caso Orlandi. Questa perizia è stata richiesta dall’avvocato di Accetti, Giancarlo Germani, e eseguita da Marco Arcuri, esperto di informatica e Intelligenza Artificiale.

Accetti si era autoaccusato nel 2013 del rapimento di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, ma fu arrestato per un’altra vicenda. La Procura di Roma ha archiviato il caso su Accetti, accusandolo di calunnia e autocalunnia. Il legale di Accetti ha sottolineato che le sue affermazioni devono essere verificate dalla magistratura.

Inoltre, durante la commissione bicamerale, è emerso il coinvolgimento di monsignor Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui in chat riguardanti la sparizione di Emanuela Orlandi. Chaouqui scriveva di far sparire la questione Orlandi e di pagare i tombaroli, sollevando interrogativi su possibili manovre nell’ambito vaticano.

Le chat tra i due sono state pubblicate dal quotidiano Il Domani, e Pietro Orlandi ha sottolineato l’importanza di indagare su queste conversazioni. Inoltre, Maria Giovanna Maglie, giornalista amica di Chaouqui, ha sostenuto che monsignor Balda avesse accesso a documenti importanti relativi alla scomparsa di Emanuela Orlandi.

Le chat rivelano un’atmosfera di mistero e sospetto, con riferimenti a una presunta pista londinese e a manovre poco chiare. La verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi sembra ancora avvolta nel mistero, con implicazioni che coinvolgono anche ambienti vaticani di alto livello.

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Francesca Chaoqui su X
Staff
  • PublishedMay 10, 2024