Cronaca

Scontri e contestazioni durante manifestazione contro la ministra Roccella

Studenti e manifestanti sfidano la polizia agli Stati Generali della natalità

Scontri e contestazioni durante manifestazione contro la ministra Roccella

Dopo le contestazioni di ieri, 9 maggio, contro la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, la tensione è aumentata. Durante il corteo di manifestanti diretti verso gli Stati Generali della natalità, secondo quanto riferito dagli studenti, si sono verificati scontri con la polizia, che ha fatto uso di manganelli in risposta ai lanci di oggetti da parte dei manifestanti. Alcune fonti segnalano la presenza di alcuni feriti, tra cui una ragazza colpita alla testa e soccorsa dal 118.

I contestatori hanno zittito Roccella, esponente del governo, con slogan pro aborto, evocando anche il Fascismo. Gli scontri sono stati particolarmente accesi, con momenti di tensione e violenza.

Il corteo di Roma, partito da piazzale degli Eroi per raggiungere l’Auditorium in via della Conciliazione, è stato animato da manifestanti che gridavano per tutte le donne prive di voce. Tra di loro, si sono distinti collettivi degli studenti delle scuole superiori, l’assemblea transfemminista Aracne e il Coordinamento collettivi Sapienza.

Il collettivo studentesco Osa ha accusato la polizia di aver caricato con violenza il corteo di studenti e studentesse contro gli Stati Generali della Natalità, evento al quale partecipava Valditara. Secondo il collettivo, il governo attuale è ipocrita, parlando di natalità mentre, a loro dire, semina morte, oppressione e precarietà.

La giornata ha visto anche l’intervento di Papa Francesco, il quale ha affrontato il tema dell’inverno demografico e ha esortato i governi a prendere decisioni serie ed efficaci a favore delle famiglie, come ad esempio garantire alle donne la possibilità di conciliare lavoro e cura dei figli.

Collettivo Osa su Instagram
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