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Scontri e tensioni a Venezia durante il G7 Giustizia

Proteste pro Palestina e firma dell'alleanza contro il crimine

Scontri e tensioni a Venezia durante il G7 Giustizia

Tensioni a Venezia durante il G7 Giustizia, ribattezzato dai manifestanti pro Palestina come “anti giustizia”. Gli scontri sono scoppiati tra coloro che protestavano contro la guerra in corso a Gaza e le forze dell’ordine. Già nel primo pomeriggio si erano verificate alcune cariche di alleggerimento da parte della polizia per evitare che il cordone degli agenti in assetto antisommossa venisse sfondato. Successivamente si sono verificati scontri veri e propri, proprio mentre i ministri della Giustizia di Giappone, Stati Uniti, Germania, Canada, Regno Unito e Francia firmavano un’alleanza contro i trafficanti di esseri umani, le mafie, la diffusione di nuove droghe e i rischi derivanti dall’utilizzo criminale dell’intelligenza artificiale.

“Consolidiamo una unità di intenti e di direzioni nella lotta contro la criminalità organizzata, contro il traffico di esseri umani, contro la diffusione di droghe particolarmente pericolose come il fentanyl e anche per quanto riguarda l’interesse che abbiamo sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato il ministro Nordio.

I manifestanti hanno urlato contro i ministri barricati in un palazzo, accusandoli di non comprendere la realtà del mondo e sottolineando che il primo atto di giustizia dovrebbe essere schierarsi contro la guerra. Hanno enfatizzato la necessità di una giustizia partecipativa che difenda le realtà territoriali. Alcuni hanno espresso le proprie opinioni attraverso manifestazioni silenziose, come una donna che ha esposto uno striscione chiedendo l’abolizione dei paradisi fiscali.

Gli agenti in uniforme e i funzionari della Digos sono intervenuti per identificare la donna, sostenendo che la sua opinione equivaleva a una manifestazione.

G7 Giustizia a Venezia - Facebook
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G7 Giustizia a Venezia - Foto da Facebook
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