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Repressione in Tunisia: Avvocatessa arrestata per critica al governo

Arresto di Sonia Dahmani e contestazioni contro il presidente Saied

Repressione in Tunisia: Avvocatessa arrestata per critica al governo

La nota avvocatessa tunisina Sonia Dahmani è stata arrestata il 11 maggio dopo aver fatto una battuta sarcastica sulle scelte del governo del presidente Kais Saied. L’arresto è avvenuto mentre si trovava nella Casa degli Avvocati, accusata di aver diffuso informazioni false. Questo episodio fa parte di una serie di repressioni nei confronti dei media e di chiunque critichi le politiche del presidente tunisino.

Nel corso di una trasmissione televisiva locale, Sonia Dahmani ha fatto osservazioni sul fatto che molti giovani tunisini desiderano lasciare il Paese a causa del crollo del tenore di vita. Ha criticato il presidente Saied per aver trasformato la Tunisia in una sorta di guardia di frontiera per l’Europa, paragonandola a ‘Lampedusa’ a causa degli accordi con la Commissione europea e della situazione dei migranti sull’isola italiana.

Dopo una convocazione a comparire davanti a un giudice istruttore, Sonia Dahmani si è rifugiata presso la Casa degli Avvocati, dove è stata arrestata con l’accusa di aver diffuso informazioni false e disturbato l’ordine pubblico. L’arresto è stato ripreso in diretta da France 24, che è stata costretta a interrompere le trasmissioni dopo che la polizia ha arrestato brevemente il cameraman.

Altri arresti si sono verificati nello stesso contesto, tra cui quello del conduttore televisivo Borhen Bssais e del commentatore politico Mourad Zeghidi. L’irruzione della polizia mascherata ha scatenato proteste da parte dei sostenitori di Sonia Dahmani e di varie organizzazioni della società civile in Tunisia.

Parallelamente, la Tunisia sta affrontando una situazione critica legata all’arrivo di migliaia di migranti irregolari dall’Africa sub-sahariana, con accuse di raid organizzati dalla polizia per espellere i migranti e abbandonarli al confine algerino senza cibo né acqua.

La legge contro le fake news, nota come decreto 54, firmata da Saied nel settembre 2022, è stata criticata dai media e dall’opposizione come uno strumento per reprimere il dissenso. Oltre 60 giornalisti, avvocati ed esponenti dell’opposizione sono stati perseguiti in base a questa legge, alimentando timori di un’escalation autoritaria in vista delle prossime elezioni presidenziali in Tunisia.

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