Fedez indagato per rissa e lesioni: il caso Cristiano Iovino
La vicenda dell'aggressione al personal trainer romano
Fedez è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano con l’accusa di rissa, lesioni e percosse in concorso per il caso che riguarda il personal trainer romano Cristiano Iovino. L’episodio si è verificato nella notte tra il 21 e il 22 aprile scorso davanti all’appartamento milanese di Iovino, dopo una lite scoppiata nella discoteca The Club.
Al momento, sembra che il nome di Fedez sia l’unico iscritto, anche se altre persone potrebbero esserlo nei prossimi giorni, dato che alcune sono già state identificate. La rissa al The Club potrebbe essere stata il preludio al pestaggio di Iovino, il personal trainer romano noto per essere stato il testimone di Francesco Totti nella causa di separazione con Ilary Blasi.
Iovino è stato aggredito da un gruppo di 8-9 persone, scese da un minivan sotto il suo appartamento milanese nella notte tra il 20 e il 21 aprile scorso. Fino ad ora, Iovino non ha collaborato alle indagini, ma ha ancora tempo per denunciare fino a fine luglio. La dinamica dell’aggressione è stata documentata da Milano Today.
Prima dell’aggressione, si è verificata una rissa all’interno della discoteca milanese The Club. Gli inquirenti stanno cercando di capire se questa rissa abbia preceduto il pestaggio. Testimoni parlano di bicchieri lanciati in aria e di una scazzottata. Dalla discoteca sarebbero stati allontanati prima Iovino, poi Fedez e il gruppo di amici del rapper.
Si ipotizza che alla base della rissa ci siano stati degli apprezzamenti di Iovino nei confronti di una ragazza, ma i motivi rimangono ancora incerti. Il pestaggio di gruppo ai danni di Iovino sarebbe avvenuto alle 3.30 nel complesso di lusso Parco della Vittoria a Milano. Il portinaio e la guardia giurata del complesso hanno riconosciuto Fedez tra gli aggressori e hanno subito segnalato la sua presenza.
Le telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso il pestaggio, e le immagini sono ora a disposizione degli inquirenti. Secondo quanto riportato, il portinaio e il vigilante sarebbero stati avvicinati da persone che si trovavano con Fedez durante l’aggressione, intimando loro di non parlare con nessuno.
Fedez ha negato di essere stato presente davanti a casa di Iovino durante il pestaggio, ma testimonianze e immagini delle telecamere sembrano confermare la sua presenza. Non essendoci una querela formale da parte dell’aggredito, i carabinieri hanno deciso di procedere d’ufficio contro il cantante.
Adesso sarà necessario dimostrare l’eventuale presenza di Fedez durante l’aggressione e chiarire le ragioni di questa spedizione punitiva, ancora avvolta dal mistero. Gli inquirenti sembrano orientare le loro indagini verso il mondo degli ultras milanisti.
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