Politica

Liliana Segre critica la riforma Casellati sul premierato

Il discorso della senatrice a vita contro la riforma elettorale

Liliana Segre critica la riforma Casellati sul premierato

La senatrice a vita Liliana Segre ha tenuto un discorso deciso e senza sconti all’interno dell’emiciclo del Senato, esprimendo il suo netto rifiuto alla riforma Casellati che introduce il premierato. Durante il suo intervento, ha evidenziato aspetti allarmanti della riforma, sottolineando che non può e non vuole tacere su tali questioni. Le sue parole potrebbero avere un peso significativo in un eventuale futuro referendum.

La senatrice ha criticato il drastico declassamento del Presidente della Repubblica previsto dalla riforma, sottolineando che questa comporterebbe una lesione della rappresentatività del Parlamento. Ha evidenziato il rischio che il Presidente della Repubblica si trovi a dover fare i conti con un Presidente del Consiglio forte di un’investitura popolare diretta, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe.

Segre ha anche sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile influenza della maggioranza assoluta sulle nomine dei giudici della Corte costituzionale e degli altri organi di garanzia, sottolineando l’importanza della separazione dei poteri e dei controlli per evitare derive autoritarie.

L’aula di Palazzo Madama ha accolto il discorso di Liliana Segre in silenzio, con l’assenza del presidente La Russa, solitamente presente quando la senatrice prende la parola. La discussione generale sulla riforma potrebbe concludersi presto, con la maggior parte degli interventi provenienti dai senatori d’opposizione contrari all’elezione diretta e al meccanismo del Parlamento eletto a trascinamento del candidato premier.

Il governo, rappresentato anche dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, ha difeso la riforma, sottolineando che ci saranno ulteriori passaggi alle Camere e che il popolo sarà chiamato a esprimersi tramite un referendum. Si garantisce che la legge sarà approvata dal Parlamento con ampia maggioranza e che la riforma non intaccherà il ruolo del presidente della Repubblica.

Crosetto ha anche ribadito che la riforma non dividerà il Paese e ha espresso rispetto per Liliana Segre e le sue motivazioni contrarie al premierato, sottolineando l’importanza di tutelare il Parlamento e di evitare derive autoritarie come quelle causate dalla decretazione d’urgenza degli ultimi vent’anni.